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L’INTERVISTA - Giuseppe Raimondo si candida a sindaco

"E’ giunto il momento di metterci la faccia in prima persona". Presto i nomi dei candidati

venerdì 6 febbraio 2015, di Peppe Florio


GRAZZANISE (Giuseppe Florio) – Nel 2010 non c’era un avversario, c’era “l’avversario” con un curriculum di 2 successi elettorali alle spalle, quell’Enrico Parente con il quale coalizzarsi o contro il quale creare una barricata di forze avverse (come fu il caso di Nuovi Orizzonti, dal quale si esentò solo Domenico D’Elena). Ora che vicende giudiziarie personali e lo scioglimento del comune per infiltrazione camorristica sembrano aver segato le gambe, da un punto di vista elettorale, a Parente, la diaspora di gruppi, gruppetti e progetti personali risulta inevitabile, sulla scia di quello che è ormai diventato un motivetto da strada: “se gli altri non fanno un passo indietro, perché dovrei farlo io?”, che si sente ripetere da più di uno dei candidati (almeno per ora) alla fascia tricolore.

E quindi ci troviamo a registrare la discesa in campo, con una propria lista, di Giuseppe Raimondo, storico rappresentante del Psi in Terra di lavoro, da poco passato nel Pd renziano, con alle spalle presenze in consiglio provinciale, e, per quel che riguarda il comune, alcuni anni in minoranza consiliare (l’ultima tra il 2010 e il 2012) e 3 anni, tra il 1994 e il 1997, come vicesindaco di Marcello Vaio. Raimondo, che nel 2010 fu tra i pilastri di “Nuovi Orizzonti” ha lasciato il progetto guidato da Federico Conte e, dopo diversi mesi di dubbi e voci su quella che sarebbe stata la sua strada e dopo che, con la fine del mandato di subcommissario allo Iacp, sono decaduti i motivi di ineligibilità, ha annunciato il proprio progetto. Si tratterà di una lista civica, non legata al centrosinistra. Quanto ai nomi delle persone che lo accompagneranno in questa avventura, per ora Raimondo preferisce mantenere il segreto, riservandosi di rivelarli, un po’ alla volta nelle prossime settimane.

Una domanda che qualche mese fa abbiamo fatto anche a Vaio (anch’egli sceso in campo con una propria lista): voi candidati da così tanti anni sulla scena politica, pensate ancora di poter rappresentare una novità?
A differenza di Vaio io sono stato solo una volta in maggioranza consiliare. Ho sempre fatto l’opposizione, per cui credo di poter rappresentare una novità e di poter contare sulla mia lunga esperienza. Penso che questa sia la volta di metterci la faccia in prima persona per risollevare Grazzanise. Annuncio, comunque, che, sia in caso di vittoria che di sconfitta, non mi riproporrò più.

Quali sono i programmi?
Si punterà sulla sicurezza e sullo sviluppo del territorio, industrializzandone una piccola parte, in modo tale da poter risollevare le sorti del paese. Solo con il lavoro si può contrastare l’illegalità.

Si è vociferato molto di una possibile alleanza con Senso civico (si parlava addirittura di 4 nomi espressi da lei che avrebbero dovuto completare la lista del comitato). Quindi sono voci infondate?
Assolutamente sì. L’alleanza è da escludere: siamo vicini di sezione e spesso ci ritroviamo a discutere insieme, io ed Enrico Petrella, e quindi è possibile che qualcuno ci abbia visto e abbia potuto fantasticare su questa cosa.

Da escludere un ritorno in Nuovi Orizzonti, ma un’alleanza con Vaio?
No, per ora la escluderei.

Nel 2010 annunciò una propria lista, poi improvvisamente abbandonò il progetto per confluire in Nuovi Orizzonti. Questa volta sarà diverso?
Spero di sì. All’epoca si creò un tavolo di confronto per creare una forza politica in grado di contrastare Parente. Dubito che possa accadere lo stesso anche questa volta.

Peppe Florio

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