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Don F. Montesano (4): un’esistenza problematica

venerdì 3 luglio 2015, di redazione


Con la pubblicazione dei tre discorsi funebri per Salvatore Raimondo, Francesco Parente e M. Tullio Petrella abbiamo introdotto l’aspetto religioso della vita di Don Francesco Montesano, una delle facce della sua poliedrica esistenza (oltre al religioso, come è ovvio, c’è il politico, il poeta, il caritatevole, l’uomo dalle mille relazioni).

Don Ciccio sacerdote è quello più problematico. Una adesione sincera al Vangelo senza alcun calcolo (“Non ho usufruito di un sol soldo alle spalle della Chiesa e i miei non hanno sfruttato un moggio di terreno... Non mi è mai venuto per la mente di fare carriera. L’unica mania che ho avuto è viver col mio e in pace” (1) è messa a dura prova da rapporti non sempre sereni, anzi a volte conflittuali con gli altri esponenti del clero locale, dalla sospettata incomprensione delle gerarchie ecclesiastiche diocesane, in ultima analisi dalla crisi esistenziale che avanza insieme ai suoi problemi di salute.

Già in età giovanile il Montesano manifesta una “sete” di autenticità cristiana. Ne abbiamo una prova indiretta da una lettera che a 22 anni riceve dal parroco don Carlo Raimondo, titolare della parrocchia di S. Giovanni Battista, il quale di anni ne ha 50. La lettera è forse la risposta a un messaggio augurale ricevuto per la festività di S. Carlo (4 novembre):

I.M.I. [Iesus, Maria, Ioseph, ndr]
Grazzanise 10.11.1931
Carissimo Ciccillo
Grazie del pensiero gentile e augurii per tante cose belle. Tu che mi leggi nel cuore già sai quanto godo per le buone notizie e, fo voti, perché esse aumentino di giorno in giorno. Non dimenticarti che la vocazione è una grazia specialissima, perciò procura d’essere sempre migliore, pietoso, studioso, obbediente e domani, potrai appagare, nel tempo stesso, la sete, chiamiamola così, che il Cuore di G. ha manifestato in queste parole: messis quidem multe (2) … parvuli petierunt panem (3) ”.
Io bene, come posso assicurati dei tuoi. Di Carluccio, che posso dirti? Lupus semper lupus. Attualmente, almeno così dovrebb’essere, è tutto immerso nella meditazione della sua dignità, delle sue miserie e dei suoi doveri, nella santa casa dei Vergini, ove si ritirò, o lo fecero ritirare fin da ieri, per un corso di esercizii. Se piace al Signore, prima di Natale, penso ritirarmi un po’ anch’io e forse allora ti darò una sorpresa.
In Grazzanise, nihil novi, la solita vita noiosa e pettegola.
Florio, pare che voglia metallizzarsi poiché non è mai contento e non c’è giorno che non borbotti contro il suo Carluccio.
Ricordami nelle tue preghiere, così com’io ti rammento sinceramente, nella S. Messa e con un abbraccione forte, forte credimi
affXX in corde Jesu
Sac C. Raimondo

P.S. Salutissimi a Feola

Procura di essere migliore, pietoso, studioso, obbediente. E come può negarsi che egli abbia sempre cercato di mettere in pratica tali consigli professando con sincerità la sua fede, esercitando il suo ministero sacerdotale con pietà e altruismo (“nel mese di settembre e ottobre, sotto il cannoneggiamento in Grazzanise e Brezza io solo esercitavo il ministero sacerdotale” (4) , avendo un rapporto familiare con la cultura per cui sarà sempre molto ricercato da studenti e intellighenzia locale, mostrando obbedienza anche nei momenti di sconforto, quando si sentiva non considerato e addirittura ostacolato dalla gerarchia? “Per dimostrare che lo spirito sacerdotale in me non era scemato, sotto la canicola di luglio e di agosto dal 1942 , sotto la pioggia e intirizzito dal freddo a dicembre 1942 e a gennaio e febbraio 1943 mi portavo a Brezza tutti i giorni stando Antropoli (5) malato a Bellona” (6) .

La sua stessa attività politica a cavallo della guerra che cos’era se non frutto di scelte etiche e morali? “Come italiano ho il dovere di continuare la lotta contro i fascisti e i tedeschi... tolto di mezzo il fascismo, scacciato dall’Italia il tedesco mi ritirerò per i fatti miei” (7) .
Scelte sacerdotali e politiche che gli procurano ostacoli nel suo stesso campo e comprometteranno, minandola irrimediabilmente, la sua salute psichica. Ma di questo speriamo di parlare più avanti.

frates

Note:
(1) Da un foglio manoscritto contenente una supplica al Papa
(2) Lamento di Geremia, cap. IV, v. 4
(3) Luca, cap. X, v. 2
(4) Da un foglio manoscritto contenente una relazione sulla sua attività di sacerdote e sui rapporti con la curia arcivescovile e il parroco Florio
(5) ll titolare della parrocchia della frazione
(6) ibidem
(7) ibidem

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