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Meglio la SQUOLA o la SCUOLA?

lunedì 5 settembre 2011, di paparente


Durante la processione di San Giovanni ho rivisto (con gioia) la mia “negoziante di fiducia” negli anni delle scuole elementari . Nel rivedere “Giuseppina Natale o meglio Giuseppin a Baron” non ho potuto fare a meno di dirle : << Giuseppina fammi velocemente una rosetta con la mortadella che devo andare a scuola>>.

Ho ripensato agli anni in cui da Via Cesare Battisti (a due passi dal cimitero) andavo a scuola, a piedi, da solo, fin dalla prima elementare senza alcuna preoccupazione in particolare, se non quella di prestare attenzione in caso di pioggia visto che gli “allagamenti stradali” erano una consuetudine consolidata.

Anni in cui veniva prima la formazione morale e poi quella culturale. Potevi scrivere cento volte SQUOLA e non “rischiavi” alcun castigo ma se dicevi stupido/a al/alla maestro/a ti beccavi una bacchettata sulle mani in classe ed una ramanzina da mamma e papà senza poter chiamare il telefono azzurro (se pure ne avessi avuto la possibilità il telefono faceva talmente rumore mentre facevi il numero che riusciva a sentirti anche la nonna che aveva problemi di udito).

Anni in cui il premio per le promozioni dalla prima alla quarta era un pallone per giocare a calcio per i maschi ed una bambola per le femmine mentre se superavi l’esame di quinta elementare ti beccavi la bicicletta che le femmine abbellivano con il cestino per fare la spesa mentre noi maschi ci “appiccicavamo” sopra le figurine dei calciatori ed “iniziavamo” le sfide a chi era capace ad andare su una ruota (chi di noi non si è mai “capotato” una volta con la bici?).

Anni in cui la calcolatrice era bandita persino a casa e se non sapevi le tabelline a memoria la domenica non andavi al cinema da Tonino a vedere “i grandi capolavori” di Nino d’Angelo, Bruce Lee, Tomas Milian ecc.

Anni in cui per trovare il significato di un termine nuovo o per fare una ricerca eri costretto a prendere dalla libreria di casa un enorme volume dell’encicolpedia talmente pesante che dopo un anno di ricerche eri pronto a partecipare al lancio del peso alle olimpiadi.

Anni in cui se non funzionavano i riscaldamenti andavi comunque a scuola perché mamma “ a sott te facev metter a magli e lan” talmente calda che sudavi come quando ad agosto sei in spiaggia sotto un sole bollente.

Oggi fortunatamente (?) non è più così. Tutti o quasi tutti sappiamo come si scrive SCUOLA. Il panino con la mortadella è obsoleto infatti puoi scegliere tra cento merendine prodotte con ingredienti naturali (?). L’insegnante deve solo preoccuparsi (e forse solo di questo in alcuni casi si preoccupa) di fare lezione tanto all’educazione ci pensa la moderna società (?).

Puoi dire stupido/a al/la maestro/a e se ti sembra troppo/a severo puoi chiamare anche Amnesty International con il cellulare che ti hanno regalato quando sei stato promosso dalla prima alla seconda elementare e puoi usare il tuo amato telefonino anche come calcolatrice evitando di imparare quelle noiosissime tabelline.

Per le tue ricerche nessun volume pesante da prendere con braccio “ercolino” ma solo l’imbarazzo della scelta tra google, virgilio ecc. anche se è indispensabile un dito (basta l’indice) ben allenato nel digitare sulla tastiera del pc.

Quando finisci la scuola elementare ricevi come premio una bella playstation 3 od una nuovissima Nintendo Wii che ti catapultano nel mondo di super Mario Bros od in quello del Mondo di Patty con cui giocare tutto il giorno evitando quelle scoccianti (?) uscite con gli amici.

Ti manca il cinema? Non problem! fai qualche piccolo disastro in casa e lamentati di non sapere che fare durante il giorno e subito ti arrivano Sky HD e Mediaset premium.

Allora meglio la SQUOLA o la SCUOLA? Mah! Il panino con la mortadella resta la mia colazione preferita ma il progresso deve andare avanti perché a far danni non è l’uso che ne facciamo ma l’abuso, soprattutto nel mondo della scuola.

To be continued….(forse)………il mondo delle superiori…..…….

paparente

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