La politica è una cosa seria, come lo è (o meglio dovrebbe esserlo) ciò di cui la politica avrebbe sicuramente bisogno: coscienza civica e etica nei confronti dello stato. Il sindaco ultimamente assurge a capopopolo, a Masaniello di una rivoluzione contro uno squallido sistema di cui è stato tanto compartecipe da lodarne a più riprese i primari fautori; noti sono i plausi pubblici ai fratelli Orsi o quelli fatti, sempre pubblicamente, da un suo congiunto addirittura alla camorra, in vece che ad uno stato "colpevole" di aver abbandonato a se stesso un pover uomo dall’indole docile e mansueta contro "orchi guerrafondai" in una bagarre tragicomica da qualsiasi prospettiva la si guardi. Io vivo lontano in questo momento e posso solo leggere o vedere lo stato di profonda desolazione in cui vive Grazzanise... Il sindaco evidentemente rappresenta chi l’ha votato ed è per questo che il giusto metro del suo essere diverso dal paese che purtroppo amministra siano le elezioni e non una raccolta di firme tese alle sue pur comunque salutari, per lui- dati i frequenti scatti d’ira- e per il paese,potenziali dimissioni. Democraticamente si commisurerebbe la vergogna con cui ha dipinto a livello nazionale il nostro paese. Che si ricordino dunque le azioni di chi oggi teatralmente grida contro qualcosa che la sua stessa azione ha voluto, che si ricordi l’affidamento di tutti i servizi del nostro paese a società sciolte o indagate per collusione od infiltrazione camorristica, che non si dimentichi mai il silenzio "ascoltato" finora su questi vitali temi e destato in "eroico" clamore, naturalmente rivolto contro tutti ma, come sempre, scevro da pur piccolissime assunzioni di responsabilità. P.S.
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