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Discariche ed inceneritori mascherati: due facce della stessa medaglia

domenica 22 luglio 2012, di redazione


Gassificatore è solo uno tra i nuovi termini oggi utilizzati per indicare una impiantistica del tutto simile a quella dell’incenerimento che di nuovo non ha assolutamente nulla, se non delle articolazioni nel processo, ma che alla fine emette nell’aria quantità pericolose di sostanze inquinanti uguali a quelle di un qualsiasi inceneritore, così come ammesso dallo stesso assessore provinciale all’ambiente Maria Laura Mastellone in una intervista già da noi pubblicata e visibile sulla nostra pagina Facebook (NO GAS).

In provincia di Caserta costruire un impianto di gassificazione significa proseguire nella logica di distruzione che da decenni sta devastando il nostro territorio, in piena linea infatti con il piano regionale e provinciale dei rifiuti. Distruzione del territorio che avviene per servire gli interessi politico-affaristici che si istaurano e si rinnovano nei palazzi del potere, e intanto il tasso dei tumori sale. Lo smantellamento delle consorterie che per decenni hanno gestito il ciclo integrato dei rifiuti e l’apertura alla partecipazione democratica dei cittadini sono il primo vero ed unico passo da fare per eliminare le discariche (comprese quelle sociali prodotte da clientele e malaffare) ed investire nella raccolta differenziata, il compostaggio, il riciclo ed il riuso dei materiali.

Inceneritori mascherati e discariche sono due facce della stessa medaglia, fanno parte dello stesso ciclo del trattamento rifiuti, dire che si escludono a vicenda è l’ennesima grave bugia che si vuole rifilare ai cittadini di Terra di Lavoro.

I No Gas proseguiranno la battaglia contro il gassificatore, contro il piano regionale e provinciale dei rifiuti e quindi contro qualsiasi altro ecomostro che “sponsorizzeranno” promettendo posti di lavoro inesistenti e una “cura miracolosa” per la salute.

La memoria storica dei movimenti di Terra di Lavoro è sempre vigile, a 5 anni dalle promesse per la costruzione della Centrale termoelettrica di Sparanise, ci sono dati che attestano che nel paese dell’Agro Caleno ci sia un alto tasso di polveri sottili, per non parlare della magia occupazionale che non si è per nulla avverata, ma addirittura quelle poche assunzioni stanno già incamminandosi verso il licenziamento.

Sì alla riduzione del rifiuto a monte della produzione
SI alla raccolta differenziata spinta, con il riciclo e il riuso.
SI alla bonifica “effettiva” dei territori.

La battaglia No Gas continua, senza lasciarsi intimorire dalle propagande politico-affaristiche.

I No Gas paura non ne han!

Movimento No Gas

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