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Biogas: audizione sospesa per assenza di molti invitati

Il comitato caleno contro il biogas in Regione per discutere del progetto Iavazzi

giovedì 27 novembre 2014


CALVI RISORTA - Si è svolta martedì mattina la seconda audizione presso la Commissione speciale per la trasparenza della Regione Campania, alla quale è stato convocato, tra gli altri, il “Comitato per l’ Agro Caleno: No centrale a biomasse”, per esporre le problematiche relative alla realizzazione dell’ impianto a biogas dell’imprenditore marcianisano Iavazzi.

Dopo l’apertura del Presidente, on. Giulia Abbate, che constatava l’assenza dell’Assessore regionale all’Ambiente e dei dirigenti del settore Risorse Naturali e Ambientali della Regione, la parola è passata agli attivisti del Comitato che, esprimendo una forte critica verso gli esponenti della Giunta Regionale, hanno ricostruito tutte le fasi della vicenda della centrale a biomasse, lasciando agli atti della Commissione vari documenti, i diversi pareri non favorevoli all’impianto e le foto degli scavi avvenuti nell’area ex-Pozzi.

Vista la mancanza dei tanti inviati, l’ on. Abbate ha sospeso l’audizione per aggiornarla la settimana prossima e alla quale sarà sollecitata la presenza dell’Assessore Regionale all’Ambiente, Giovanni Romano e di tutti i vari enti coinvolti nell’iter burocratico delle autorizzazioni, in particolare i Comuni di Calvi Risorta, Sparanise, Pignataro Maggiore e Camigliano, l’ARPAC di Caserta e l’ ASL/CE2 di Capua.

La prossima audizione sarà una sorta di "mini" conferenza dei servizi, dove tutti gli enti dovranno chiarire la propria posizione in merito all’impianto che Iavazzi vuole costruire nell’Agro Caleno, ed alla quale ci aspettiamo vengano ribaditi pareri che sono, tra l’altro, già stati espressi da ASL, ARPAC e Comuni interessati, tutti di netta contrarietà, avallata soprattutto da un già persistente stato di inquinamento.

Aspettiamo quindi la prossima data in Regione, ribadendo che per noi i tavoli hanno un senso solo quando sono rispettosi della volontà popolare più volte espressa.
Consapevoli di avere dalla nostra un largo fronte contrario all’impianto, rilanciamo la lotta sui territori, soprattutto alla luce della prima dichiarazione pubblica rilasciata dall’ing. Lorenzo Tani della Iavazzi Ambiente, in cui si ribadiva la volontà dell’imprenditore marcianisano a voler procedere con la costruzione della disastrosa centrale.

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