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Omofilia e disinformazione: a Storytelling si parla del potere di una falsa narrazione

venerdì 8 maggio 2015, di redazione


Continuano gli appuntamenti di , ciclo di incontri su letteratura e social media organizzato da studenti e tirocinanti del Dipartimento di Lettere SUN. Il prossimo incontro sarà un dialogo informale con la professoressa Tiziana Terranova, docente di Sociologia delle Comunicazioni dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”. Al centro del dibattito i temi dell’omofilia e della disinformazione.
L’informazione è un fenomeno di contagio sociale in cui, però, a passare di testa in testa è un concetto, non un virus. Continuamente, infatti, recepiamo informazioni e le diffondiamo a nostra volta, “infettando” altre persone. E se nel mondo biologico a difenderci dai patogeni è il nostro sistema immunitario, nel mondo digitale la rete sociale in cui siamo inseriti ha un forte effetto sulle probabilità di contagio.
Negli anni Cinquanta, i sociologi della comunicazione Lazarsfeld e Merton hanno coniato il neologismo “omofilia” nell’ambito di una ricerca su come si formano e strutturano le relazioni amicali. Il termine ha oggi grande successo negli studi sulla fenomenologia del comportamento in rete: omofilia, scrive Giovanni Boccia Artieri, è «incontrare contenuti incapaci di produrre differenze rispetto al nostro modo di pensare […]. Le ricerche hanno evidenziato come la nostra socialità tenda a conformarsi secondo un principio per cui è la somiglianza a generare connessione, che è, appunto, il principio di omofilia».
La dieta mediatica cui siamo quotidianamente sottoposti determina il nostro “agenda-setting” e porta spesso a parlare di internet come sede dell’ignoranza collettiva, più che dell’intelligenza collettiva. L’analfabetismo funzionale è sicuramente tra gli ingredienti del successo di una “bufala” – in Italia ha raggiunto il 47% -, e se da un lato le notizie fake nascono da un intento comico, dall’altro c’è chi le mette in circolazione con un intento più pericoloso e consapevole. False narrazioni ed errate informazioni che trovano sui social terreno di coltura possono, infatti, scatenare tensioni politiche e sociali, o muovere i mercati internazionali.
Se volete saperne di più, vi aspettiamo giovedì 14 maggio dalle 15 alle 17 presso l’aula T della sede storica del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali della Seconda Università degli Studi di Napoli. L’indirizzo da inserire sul navigatore è Corso Aldo Moro 232, Santa Maria Capua Vetere (CE). L’evento è gratuito e aperto a tutti.

Co. Sta.

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