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“Letteratitudini” …Amor che muove…

mercoledì 2 marzo 2011, di redazione


CANCELLO ED ARNONE - Meravigliosa serata quella di lunedì 28 febbraio u.s. con gli amici del gruppo di lettura "Letteratitudini". Tema dell’incontro "L’Amore", conduttrice e voce narrante: Felicetta Montella.

…AMOR CHE MUOVE..., inizia la Montella e poi continua: l’amore era presente nell’universo prima della Creazione; la Creazione stessa scaturì dall’amore, sia che fosse avvenuta ad opera di un dio, sia che avesse animato quel’attrazione che portò gli atomi a sintetizzarsi tra di loro e dare origine alla materia. L’amore é presente ove vi sia attrazione, ove vi sia piacimento, e, da sempre, ha necessità’ di manifestarsi; in primis, all’amato, poi al mondo,con un grido di gioia o un anelito di profondo dolore.

L’uomo si evolse, diventò erectus, poi habilis e, sulle pareti delle grotte in cui si rifugiava, lasciò tracce delle sue passioni, grafiti che lo immortalavano con la sua donna e nelle scene di caccia. L’uomo diventava sempre più intelligente, imparò a comunicare attraverso la parola, la tradusse in scrittura e, da allora in poi, sull’amore, si è sempre scritto. Talora in modo immediato e essenziale (sui muri della rinvenuta Pompei si possono leggere frasi dedicate a ragazze della città; criticabile il gesto anche a quel tempo, ma indiscussa testimonianza del desiderio di esternare il sentimento o piacimento che fosse,e arrivare all’altro.), talvolta raffinato, dotto, accademico,aulico.

Lasciarono scritti sull’amore le prime grandi civiltà; poi i Greci e i Latini, padri della nostra cultura, i cui poeti e scrittori diedero all’amore, in versi e in prosa, un’alta espressione letteraria.

Il tema dell’Amore sviscerato, dunque, attraverso il corso del mondo e della vita, ma un sentimento, un moto dell’animo, un’irrequietezza che nasce dal nostro profondo per qualcosa che piace e che vorremmo fare nostro, un’agitazione che cresce e coinvolge i nostri sensi ed allora il corpo diventa il mezzo che l’anima usa per comunicare le sue emozioni: ridere, piangere, toccare, danzare, scrivere, pregare, combattere...una dinamica particolare che spinge il soggetto verso l’oggetto di piacimento , e che, all’esasperazione, diventa passione. Le passioni alimentano i pensieri filosofici, maturano i processi storici, hanno il fervore necessario a raggiungere l’oggetto di piacimento, che può essere uomo o donna, ma anche un ideale, come la patria, la famiglia, la libertà, Dio.

Matilde Maisto

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