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"Don Milani": i genitori degli alunni raccolgono le firme contro i numerosi problemi della struttura

Non è solo la pensilina o le infiltrazioni: un verbale del 2010 crea allarme

mercoledì 14 gennaio 2015, di Peppe Florio


GRAZZANISE – Genitori sul piede di guerra: le mamme e i papà degli alunni della scuola elementare “don Lorenzo Milani” hanno avviato una petizione, affinché finalmente la loro voce, e quella dei loro figli, venga presa in considerazione, di fronte agli enormi, ormai atavici, problemi che attanagliano la struttura di via Armando Diaz. E’ possibile partecipare firmando uno dei moduli messi a disposizione dai promotori dell’iniziativa fuori l’edificio scolastico all’orario di fine delle lezioni.

Numerosi i problemi denunciati. Se si trattasse solo della tettoia antistante l’istituto (crollata nell’estate del 2011 e mai ricostruita) che costringe genitori e studenti ad attendere sotto la pioggia o delle infiltrazione, allora si potrebbe anche pensare di risolvere il tutto con un proverbiale “Piove? Governo ladro!” che forse (o forse no!) metterebbe a tacere la protesta. Ma se il governo è "ladro" anche quando non piove, allora il fatto diventa più serio. Ben più preoccupante, infatti, è quanto si evince da un verbale di un controllo del 16 aprile 2010, richiesto dal sostituto procuratore Antonella Cantiello ed effettuato dagli ufficiali di Polizia giudiziaria, ingegner Angelo De Dona e ispettore Vincenzo Giustino del comando provinciale dei Vigili del Fuoco, dal Dirigente medico Eleonora Di Caprio e dall’ispettore Donato Faraone dell’Unità Operative Prevenzione. Luoghi di Lavoro di Santa Maria Capua Vetere. Sarebbe stato questo (e parliamo dei primissimi giorni dell’amministrazione guidata da Pietro Parente, quindi di fatto di 3 amministrazioni fa!) l’ultimo controllo così approfondito della struttura. I controlli successivi, nonostante le pressanti richieste dei genitori, sarebbero stati effettuati dai tecnici comunali, senza il supporto dei Vigili del fuoco.

Da quel verbale, per quanto riguarda la “don Milani”, risultava quanto segue:
La scuola è sprovvista del certificato di Prevenzione Incendi;
Le scale di emergenza non sono idonee;
L’impianto idrico antincendio risulta non funzionante;
Manca l’impianto di allarme antincendio. La campanella è priva di alimentazione elettrica di sicurezza;
Manca l’illuminazione di emergenza;
2 aule risultano chiuse per infiltrazioni d’acqua;
Nel locale palestra sono presenti lesioni di distacco della parte muraria dalla struttura metallica e si è evidenziata la presenza di infiltrazione di acqua;
Manca il registro dei controlli di cui all’articolo 5 del Dpr 37/98 (Che regola gli “obblighi connessi con l’esercizio dell’attività” da parte di un ente e di un privato per la prevenzione degli incendi)
Non sono stati esibiti i verbali di verifica periodica degli impianti;
Alcuni bagni presentano i sistemi di scarico otturati;
Manca l’impianto di protezione contro le scariche atmosferiche e non è stata esibita verifica di autoprotezione.

Contestualizzando, ma attendiamo eventuali precisazioni dai tecnici comunali o dalle istituzioni scolastiche (con l’auspicio che, con le loro contestazioni, il quadro finale possa essere meno grigio del nostro), rispetto a questa lista ci risulta che la palestra coperta – che fa parte di un’ala dell’edificio costruita negli anni ’90, recente rispetto al resto della struttura - sia stata riaperta per un breve periodo tra il 2011 e il 2012, prima di essere chiusa di nuovo, tanto che attualmente i bambini non possono svolgere l’ora di ginnastica, fondamentale per il loro sviluppo. Le 2 aule furono oggetto di lavori, ma la scuola continua ad avere problemi con le infiltrazioni d’acqua: oltre alle gravi infiltrazioni dello scorso anno scolastico, con un pezzo di guaina volato via, ci risulta che al momento una classe faccia lezione in un’aula di fortuna ricavata nel laboratorio Lim al primo piano dell’istituto. Quanto alle barriere architettoniche, inoltre, l’istituto ha la gabbia per l’ascensore e anche l’impianto, ma mancherebbe la cabina, impedendo, quindi, ai disabili di raggiungere il primo piano della struttura. Quanto agli altri punti in elenco, ad oggi non ci risulta che la situazione sia migliorata, ma restiamo in attesa di eventuali precisazioni da parte dell’ente.

Peppe Florio

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