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Disponibilità verso tutti, sudditanza verso nessuno

giovedì 18 luglio 2013, di redazione


Chi ci segue costantemente sa che abbiamo sempre dato spazio a chiunque lo abbia richiesto, associazioni, partiti, comitati, gruppi e anche singole persone. Non abbiamo mai cestinato una nota o un comunicato, anzi li abbiamo sempre integralmente pubblicati, senza commenti, senza interruzioni. Questo, in più di una occasione, ci è stato rinfacciato come una sorta di megafono acritico. Si è trattato di una scelta consapevole perché riteniamo che le carte “parlano da sé”, senza bisogno di sottolineare, abbellire, esagerare. Non ci costerebbe nulla inserire nei comunicati che arrivano un testo descrittivo per “spiegare” o “chiarire”, ma confidiamo nell’intelligenza dei nostri lettori che sono in grado di farsi da sé una propria opinione. Se proprio è stato indispensabile un commento lo abbiamo messo alla fine. Insomma abbiamo privilegiato l’aspetto di ‘servizio’. Non utilizziamo il sito per alcuna crociata personale.

Ciò non toglie che quando è stato necessario abbiamo espresso le nostre idee senza remore. Anche di ciò ci si è lamentati accusando di volta in volta il sito di essere la voce ora di questa ora di quella parte politica o addirittura di quel personaggio. Ma erano persone in malafede, questo è sicuro.

Tuttavia non bastano l’attenzione e l’impegno nell’assicurare voce a tutti e nel riportare il più fedelmente possibile le cose. C’è sempre chi ha da ridire, da fare un appunto, da lanciare un’accusa. Soprattutto il mondo politico, affetto naturalmente da narcisismo smodato, è fortemente sensibile da questo punto di vista. Si considera la stampa (ma noi non aspiriamo a tale impegnativa definizione) amica o nemica a seconda di quello che si scrive. Adulazioni indecenti se si è considerati vicini, insulti gratuiti se si osa non diciamo criticare ma esprimere un semplice dubbio o fare una domanda di troppo.

Si badi bene, questo atteggiamento morboso non è prerogativa di una parte politica o di un singolo esponente. In generale ne sono affetti a destra e a sinistra. Certo il tipo di reazione è determinato anche da peculiarità caratteriali dei personaggi, ma nella nostra esperienza non abbiamo incontrato politici immuni. Magari un giorno avremo il tempo di presentare ai nostri pazienti lettori un campionario esemplificativo di insulti e accuse che qualificano ovviamente gli autori. Più ci si crede dei mammasantissima più si va giù pesanti.

Va da sé che non sempre è così, per fortuna. Più spesso si utilizza un metodo meno sguaiato, più silenzioso e discreto, puerilmente dispettoso ma altrettanto rabbioso e offensivo, l’ostracismo. Per ragioni sconosciute, per motivi mai esplicitati, probabilmente inconfessabili, dall’oggi al domani non ti mandano più un comunicato, non ti invitano più a una manifestazione, ti cancellano dalla loro mailing list, salvo ricorrere al tuo medium appena hanno bisogno.

Ma noi non ci strapperemo le vesti per questo, non chiederemo né come né perché a chicchessia, non correremo appresso al reuccio di turno. La porta è aperta a tutti, innanzitutto a chi è distante dalle nostre convinzioni, ma non venga in mente a nessuno di utilizzare basse ritorsioni (non verso di noi ma verso i lettori ) per vendicarsi di presunte critiche strumentali o per condizionarci.

A chi è al mare o in montagna, a chi si accinge ad andarci o alla maggioranza che è a casa, buone vacanze!

frates

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