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Cantiere sotto sequestro a Capua: l’ultimatum della Filas

Avevano chiesto un incontro per trovare delle alternative, ma nessuna risposta dall’ente

giovedì 29 gennaio 2015, di Peppe Florio


CAPUA – Così proprio non va. La Filas, a nome degli operatori ecologici, detta l’ultimatum: una soluzione entro 3 giorni, oppure il via allo stato di agitazione.

Lo scorso 15 gennaio, infatti, il sindacato coordinato, per quel che riguarda Terra di Lavoro, dal capuano Giovanni Guarino, aveva richiesto un incontro per proporre soluzioni alternative dopo il sequestro preventivo, per mancato rispetto delle norme igienico-sanitarie, del cantiere per la raccolta rifiuti di località Ponte Castagna. Da allora, infatti, gli operatori stanno utilizzando come cantiere l’isola ecologica, che, però, comunque manca di spogliatoi, servizi igienici, acqua, elettricità e che, quindi, di fatto, non è adeguata alla funzione cui è stata momentaneamente adibita. Alla richiesta del sindacato, però, non ha fatto seguito nessuna risposta da parte dell’ente.

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