Pestalozzi: ritorno a scuola tra freddo e rischio topi

GRAZZANISE – Un ritorno a scuola amaro per gli studenti dell’Istituto “Pestalozzi” di Brezza, che ospita scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di secondo grado: il nuovo anno e le 2 settimane di vacanze non sembrano essere stato un buon momento, per il comune, per provvedere a risolvere alcuni dei problemi che attanagliano la scuola. E infatti si ipotizza un possibile stop momentaneo alle lezioni per alcuni interventi urgenti, anche se, al momento, il sito web della scuola non riporta alcun avviso a riguardo. Sulla questione è intervenuta Teresa Cerchiello, segretaria del locale circolo del Partito Democratico, che questa mattina è stata in comune per avere maggiori informazioni a riguardo.

“Anno nuovo...vecchi problemi per i plessi scolastici! Ancora una volta i bambini e i genitori del Plesso scolastico della frazione Brezza subiscono disagi a causa della mancanza di attenzione da parte della macchina amministrativa e dei ritardi burocratici” dichiara la Cerchiello. Come segnalato agli organi competenti circa un mese fa, la scuola necessita di un intervento di derattizzazione: escrementi di topi, infatti, sono stati ritrovati nel refettorio, costringendo gli studenti a consumare il pranzo nelle aule delle lezioni. Nonostante le richieste, da piazza Montevergine non è arrivato ancora nessun intervento.

Problema atavico e mai risolto, invece, quello del riscaldamento, che, sebbene il Dpr 412 del 16 agosto 1993 si esprima in maniera chiara a riguardo, sembra essere un optional per l’ufficio tecnico comunale quando si tratta della “Pestalozzi”. Grazzanise, infatti, appartiene alla zona climatica C (fascia media), per la quale è consentito un riscaldamento di 10 ore al giorno dal 15 novembre al 31 marzo. L’ente, quindi, dovrebbe preoccuparsi preventivamente di calcolare la quantità di gasolio necessario piuttosto che gestire la questione “alla giornata”. Per di più, il comma 12 dell’articolo 5 del decreto, prevede che “Negli impianti termici di nuova installazione e in quelli sottoposti a ristrutturazione, qualora siano circoscrivibili zone di edificio a diverso fattore di occupazione (ad esempio singoli appartamenti ed uffici, zone di guardiania, uffici amministrativi nelle scuole), è prescritto che l’impianto termico per la climatizzazione invernale sia dotato di un sistema di distribuzione a zone che consenta la parzializzazione di detta climatizzazione in relazione alle condizioni di occupazione dei locali”. L’impianto in questione non è di nuova costruzione, ma, poiché, essendo la scuola dell’infanzia aperta fino al pomeriggio, viene riscaldato per l’intera giornata tutto l’edificio (anche le aule vuote), si potrebbe pensare ad una ristrutturazione che, tenendo conto del Dpr, frazioni l’impianto, andando a ridurre la spesa complessiva.

“Problema che potrebbe essere risolto con un monitoraggio della cisterna da parte del personale comunale e prevedere una modernizzazione dello stesso programmando per la frazione i lavori di metanizzazione al fine di permettere l’allaccio non solo agli edifici pubblici, ma anche alle private abitazioni” sostiene la segretaria democrat brezzana.

“Chiediamo ancora una volta attenzione ed interventi concreti per risolvere i problemi dei plessi scolastici esistenti sul territorio comunale che oramai si protraggono da più di un decennio. Nell’occasione chiediamo di porre in cantiere ed utilizzare i fondi del decreto “Scuole Belle” e “Scuole Sicure” stanziati dal Governo Renzi e di rendere edotta la popolazione sullo stato dei lavori previsti” chiosa Cerchiello.

Peppe Florio