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Lettera-appello: indire un anno giovanneo

venerdì 5 luglio 2013, di redazione


Al Parroco Lauritano don Giuseppe e ai suoi collaboratori,
Al Comitato di San Giovanni e ai Volontari accollatori,
Al Prof. Francesco detto Ciccio Parente,
Ai comitati congiunti di restauro e di San Giovanni del 1984,
Agli ex Maestri di Festa,
A Coloro che hanno reso possibili i lavori di restauro della Chiesa Madre nel 2004,
Ai Forum e alle Associazioni culturali, parrocchiali, giovanili, sportive e di vario genere.
Al prof. Franco Tessitore e agli Storici Grazzanisani.
P.c Ai Signori Commissari e autorità Militari
e sopratutto ai Fedeli di Grazzanise.

10° ANNIVERSARIO DEL RESTAURO E DELLA RIAPERTURA AL CULTO DELLA CHIESA MADRE DI SAN GIOVANNI BATTISTA
E 30° ANNIVERSARIO DELLA REALIZZAZIONE DELLA FACCIATA MARMOREA E DEI MOSAICI DI ESSA .
1984-2004-2014

Carissimi,
come ho più volte ricordato al Parroco Lauritano e a molti di voi, il prossimo anno ricorrono queste due date che oserei definire importanti non perchè abbiano qualcosa di straordinario ma perchè dietro di esse c’è la Storia religiosa di un’intera comunità cittadina e l’espressione della sua fede verso il Signore, verso il nostro Patrono e verso quello che uno dei Templi più antichi dei Mazzoni. Attorno ad esso e in esso sono sorte le nostre radici storiche, culturali e soprattutto affettive legate a diverse persone protagoniste della nostra storia locale che ora sono nella "Grazzanise del Cielo" o che hanno lasciato il passo alle nuove generazioni.

Come ebbi a ricordare nel mio testo "Giovanni è il suo nome", il culto di San Giovanni Battista dal 1984 ha subito un’evoluzione sempre più in positivo con una serie di proposte religiose e devozionali che, abbinate a quelle culturali, hanno attratto sempre più persone alla conoscenza della figura biblica di San Giovanni ma anche ad un senso di maggiore appartenenza, di aggregazione e di unità nel tentativo di riscoperta di un principio d’identità.

Dal 1984 abbiamo avuto la testimonianza di un Popolo e di Fedeli, giovani e meno giovani che guidati dal loro pastore e da laici impegnati, pur nelle contraddizioni paesane e nei normali contrasti che ho fatto sempre presente, hanno espresso in diverso modo la loro affezione alla Chiesa Madre e al loro Patrono. Queste date non possono e non devono essere dimenticate, né con esse tutte le persone, che a partire da esse o prima di esse, si sono spese per la vita religiosa, per le tradizioni culturali e popolari della nostra zona sia a titolo personale che associativo.

Soprattutto negli ultimi anni abbiamo avuto e stiamo avendo delle bellissime associazioni culturali e giovanili e dei comitati, come quello attuale, che hanno riportato un maggiore fermento e una maggiore vivacità che sta facendo si che anche la festa del Santo stia ritrovando una dimensione maggiormente spirituale, aggregazionale, folckloristica resa possibile con pochi soldi, molta creatività e soprattutto tanto impegno e collaborazione da parte di ciascuno.

Pertanto, avendo saputo che è in atto la preparazione di un Novenario Solenne e diverso dagli altri anni, chiedo formalmente al parroco e a tutti voi di indire, aprire e realizzare (nelle forme che ciascuno riterrà opportuno suggerire e concordare con il Pastore della comunità) uno speciale

ANNO GIOVANNEO

dove durante di esso si possa pensare a dei momenti spirituali, culturali e ricreativi di diverso genere che parlino ai più giovani della figura evangelica del nostro patrono e della Storia del nostro Paese (ad. es nel catechismo o con un concorso nelle Scuole).

Dove si possa pensare durante di esso ad una serata di ricordi con proiezione di foto e testimonianze dei protagonisti di 30 e 10 anni fa, delle fasi, degli aneddoti e delle tradizioni e nelle feste di questi anni, ad es. le tragedie, magari con una mostra.
Si potrebbe pensare di celebrare una giornata mensile dove si avrà un particolare ricordo di San Giovanni Battista o a forme concrete di appoggio per le famiglie in difficoltà e di carità per i poveri delle nostre comunità e a coinvolgere i giovani in una sinergia d’idee e d’intenti già viste.
Servirebbe a ritrovare maggiore fiducia in un tempo di smarrimento sociale, spirituale ed economico nazionale ma anche a livello cittadino dove non mancano le difficoltà e dove si moltiplicano le sofferenze. La figura e la forza del Battista devono necessariamente essere riscoperte anche a livello sociale per ritrovare una maggiore dimensione di coesione.

Quello che chiedo è che tutto ciò non si riduca ad un mero celebrare o protagonismo paesano ma a un ricordare e ringraziare che fa parte del cuore mettendo da parte eventuali screzi del passato e guardando al futuro con speranza.
"Non lasciamoci rubare la Speranza" ci hanno più volte ricordato Giovanni Paolo II e Papa Francesco.
La festa del 2014 potrebbe essere la degna conclusione di quest’anno con altre idee che già so che lo stesso comitato sta mettendo in atto.
A tutti chiedo sostegno, collaborazione e partecipazione. Io ho lanciato l’idea ma voglio essere solo collaboratore e non protagonista.
A voi la Parola, attendo delle vostre risposte.

Milano 4 luglio 2013
Tiziano Izzo.

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