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Carteggio su quattro individui pericolosi

lunedì 19 aprile 2021, di redazione


Nell’estate del 1877 si svolse uno scambio di note tra il sindaco di Grazzanise, il dott. Luigi Longo (1), il prefetto di Caserta, il comandante provinciale dell’Arma dei Reali Carabinieri e il comandante della Stazione di Cancello Arnone (allora il nome del Comune comprendeva le due frazioni senza congiunzione) a proposito di un gruppo di ‘individui pericolosi’ di Brezza e Camigliano, la cui sorveglianza da parte dell’Arma aveva dato luogo a uno screzio inter-istituzionale.
Sul fatto esiste una busta presso l’Archivio di Stato di Caserta (pref. Gab. b. 287 f. 3240) contenente poche carte, tra minute (Prefetto, 2) e copie ufficiali (Sindaco, 1 e RR. CC, 2), che presentiamo di seguito.

pref. gab. b.287 f. 3240

PREFETTURA DI TERRA DI LAVORO
GABINETTO
Prot. n. 614 – Anno 1877

Oggetto:
Brezza (Grazzanise)
Individui pericolosi
Capezzuto Salvatore
Carlino Antimo
Gravante Francesco
Lanna Francesco

La prima carta è la minuta indirizzata al Maggiore Com dei Carabinieri di Caserta forse dal Prefetto (l’avverbio è per il fatto che una sigla incomprensibile è in calce al documento).
Dunque, il mittente, dopo aver enumerato quattro individui definiti pericolosi chiede all’ufficiale di procedere alle indagini del caso. E’ opportuno segnalare che, qui e altrove, tra parentesi quadre sono delle nostre ricostruzioni. Laddove la grafia non è per niente comprensibile riportiamo delle xxx.

prot 614 Gab
Mag. Com. (?)
L’arma dei R. Carab.
Della Provincia
Caserta
Su alcuni individui pericolosi di Brezza (Grazzanise)

21 giugno

nel villaggio di Brezza comune di Grazzanise è accennata l’esistenza dei pericolosi individui seguenti:
1° Salvatore Capezzuto fu Tomaso nativo di Camigliano bravo ai servizi del Clemente Carlino
2° Antimo Carlino di Martino villico d’anni 20
3° Francesco Gravante fu Giovanni, d’anni 20 villico
4° Francesco Lanna fu Cosimo villico pure ventenne.
Ivi viene [accennato] che il Capezzuto abbia tratto a sé gli altri tre giovinastri colla idea di portarli ad una [associazione] di [malfattori] armati di fucile.
Si afferma d’altra parte che il Capezzuto sia scomparso da Brezza e non si trovi [nemmeno] a Camigliano xxx .
La prego attivare le più efficaci xxx per conoscere ciò che di vero vi sia in questa [notizia] tanto a Brezza quanto a Camigliano e favorirmi [rapporto] in proposito.

Il Pref
Sigla

A questo punto si inserisce il sindaco di Grazzanise Luigi Longo, il quale, in una lettera del 29 giugno 1877 inviata al Prefetto di Caserta, si lamenta del ‘modo di procedere’ dei Carabinieri di Cancello Arnone, in particolare di un non meglio specificato Brigadiere che avrebbe avuto da ridire sul suo operato.
Di conseguenza il Sindaco chiede che vengano presi dei provvedimenti nei confronti del militare.
Provincia di Terra di lavoro
Municipio di Grazzanise
N. 36

Oggetto:
Salvatore Capezzuto di Camigliano
Francesco Gravante di Brezza
Francesco Lanna id.
Antimo Carlino id.

Grazzanise, 29 Giugno 1877

Annotazione evidenziata: N. 614.1 - 30 giugno 1877

Ill.mo Signor Prefetto
Caserta

Non saprei come definire il modo di procedere del Brigadiere della Stazione dei Reali Carabinieri di Cancello Arnone nel disimpegno delle sue funzioni. Quando ebbi l’onore conferire con la S. V. Ill.ma sul conto degli emarginati, credo di avere adempiuto al mio proprio dovere nell’interesse dell’ordine e sicurezza pubblica, ebbene il Sig. Brigadiere si permette censurare il mio operato in presenza dell’assessore di Brezza, nel chiedergli conto della condotta dei suaccennati individui in pubblica piazza ed alla loro presenza, né è la prima volta che si avverano di simili imprudenze del detto Funzionario, e mai ne ho mosse rimostranze, perché amo e rispetto grandemente l’arma dei RR CC; ma ora pare che questo Sig. Brigadiere non xxx punto, e voglia tener dappoco un Uffiziale del Governo nominato dal Re, qual si è il Sindaco, prego perciò vivamente la prelodata S. V. Ill.ma di prendere in proposito quei provvedimenti che la Sua saggezza le suggerirà.

Il Sindaco
Luigi Longo

A stretto giro di posta il Prefetto scrive al Brigadiere Comandante della Stazione di Cancello Arnone e al Maggiore comandante provinciale.
Anche questo documento è una minuta, piuttosto complicata da decifrare per una grafia veloce che presenta lettere poco accennate, particolarmente disordinata e con diverse cancellature. Le parti barrate sono tali nell’originale. Ad ogni modo, nonostante le lacune nella comprensione letterale, il contenuto appare chiaro.
In essa il Prefetto ribadisce quanto affermato dal Sindaco Longo e chiede di indagare su quanto esposto.

Prefettura della
Provincia di Terra di Lavoro

prot. n. 614. 1 Riservato

Al Brigd. Comand. la Stazione di Cancello ed Arnone

Caserta, addì 3 Luglio 1877

Maggiore Comand. RR Carabinieri
Caserta

Il sindaco di Grazzanise mi à inviato Questo ufficio rapporto sul conto del Brigadiere dei RR carabinieri comand. la stazione di Cancello Arnone a proposito della sua letterina indirizzata xxx relativamente a quegli individui che si accennava alla SV Illma nella sua lettera in data del 21 decorso mese [acclusa] alla presente, come pericolosi nel villaggio di Brezza, si sarebbe condotta con alquanta leggerezza chiedendo informazioni sul conto di costoro pubblicamente nel detto villaggio e spesso alla presenza dei suddetti individui, censurando il sindaco di Grazzanise che ritiene come colui che avrebbe [designato] all’autorità i nomi degli individui stessi. (2)
Lo richiami [incomprensibile] e la prego compiacersi disporre analoghe indagini e risultando vere le cose esposte provvedere come crederà xxx del caso.
Gradirò conoscere a suo tempo un cenno di riscontro l’esito delle sue [pratiche]

Il Prefetto

Immediata la risposta, il 5 luglio, del Capitano Spada, comandante provinciale, il quale mette al corrente il Prefetto sull’esito degli accertamenti effettuati sui quatto individui. Da questi risulterebbe che il Capezzuto non fosse in grado di attirare gli altri tre in una associazione delinquenziale.

Carabinieri Reali
Legione di Napoli
Prov. di Caserta
n.3772
Risposta alla lettera n. 614 del 21 giugno ult.
Oggetto: esito d’informazioni

Caserta, il 5 Luglio 1877
Al Signor Prefetto della Provincia di Caserta

In risposta all’immarginato foglio, mi reco ad onore di rassegnare alla S. V. Ill.ma che avendo fatte assumere informazioni nei villaggi di Brezza e Camigliano, sul conto di Capezzuto Salvatore fu Tommaso, Antimo Carlino di Martino, Francesco Gravante fu Giovanni e Francesco Lanna fu Cosimo, non pare che il primo abbia tratto a sé gli altri tre colla idea di portarli ad una associazione di malfattori, né si ritiene capace di tanto. Infatti il 10 Giugno ult. gli ultimi tre giovinastri si recarono in Camigliano, ov’era una festicciuola, armati senz’autorizzazione di fucile, senz’accompagnarsi al Capezzuto ch’essi ritenevano per scemo.
E’ vero che il Capezzuto sia scomparso da Brezza; e poiché se ne ignora la presa direzione, la madre di lui, che dimora in Camigliano, vive in continue angustie.

Il Capitano comand.te Int.de la Provincia
Spada

(timbro tondo: Prefettura di Terra di Lavoro)

Lo stesso Capitano Spada scrive nuovamente al Prefetto il 19 luglio, questa volta a proposito della questione Longo. Secondo le informazioni assunte il Brigadiere Ferace Giovanni (finalmente conosciamo il suo nome), comandante della Stazione di Cancello Arnone, non si è reso colpevole di leggerezza nel corso degli accertamenti sui quattro individui né si è permesso di censurare il sindaco di Grazzanise, chiamando a testimone l’assessore Basile, il di lui cognato.
CARABINIERI REALI
Legione – Napoli
Comando della
Provincia di Caserta
N. 4140 di protocollo Div. 3°
Risposta al foglio del 7 corr. N 614-1 di protocollo

Oggetto: Circa un’informazione assunta dal Comand.e la Stazione di Cancello Arnone

Al Signor Prefetto della Provincia di Caserta
Caserta, il dì 19 Luglio 1877

In risposta al foglio contradistinto pregiomi significare alla S. V. Illma che, il Brig.re a piedi Ferace Giovanni, Comandante la stazione di Cancello ed Arnone, non si rese affatto colpevole di leggerezza nell’assumere le informazioni di cui tratta il foglio di quest’ufficio del 5 and.te F 3772, poiché non sussiste affatto avere egli assunto alcuna parte delle informazioni stesse dagli interessati: solo risulta che tale sott’ufficiale avendo incontrato in pubblica strada i nominati Gravante Francesco, Carlino Antimo, e Lanna Francesco li rimproverò perché eransi portati in Camigliano, armati di fucili senza permissione. Il Ferace non si fece mai lecito di censurare il sindaco di Grazzanise, del che potrebbe far pruova il sig. Basile Domenico, assessore municipale, e cognato del sindaco stesso.

Il Capitano
Comand.e Int la Provincia
Spada

L’ultima carta non è altro che un bigliettino su cui è riportato l’elenco dei quattro individui , sempre per mano del Prefetto.
Da questa piccola documentazione non possiamo ricavare altro. Non conosciamo né le ragioni per cui i nominati di Brezza e di Camigliano sono considerati pericolosi né come si è concluso lo scontro tra il Sindaco di Grazzanise e il Comandante dei RR. CC. di Cancello Arnone.

frates

(1) “Dopo l’Amministrazione onesta ma ferrea del Sindaco Garibaldino, Grazzanise nel 1866 passò all’Amministrazione del nuovo Sindaco Dott. Luigi Longo, professionista serio, colto, diplomatico, signorile e ben visto da tutta la cittadinanza, che egli da esperto medico e perfetto gentiluomo amalgamò e pacificò, guadagnandosi la benevolenza di tutti e reggendo il Comune con tatto, gentilezza e con animo squisitamente e aristocraticamente fino. L’Amministrazione del Dott. Longo intelligente e garbata riscosse stima, fiducia ed amore nel paese, sicché egli passò alla storia amministrativa di Grazzanise come il Sindaco diplomatico, signore di inesauribile bontà, di arte amministrativa e di virtù sociale”. (Don Angelo Florio: La mia terra, i suoi grandi e il mio diario di guerra).
(2) In realtà sappiamo, dalla stessa lettera del Sindaco al Prefetto, che ci fu un abboccamento sul conto degli individui.

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