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"Per il solo amore della verità", l’avv. P. Parente replica all’ex coordinatore R. C. Parente

sabato 11 maggio 2013, di redazione


Grazzanise - Non si è fatta attendere la risposta dell’Avv. Paolo Parente alla dichiarazione dell’ex coordinatore del circolo PD Roberto C. Parente pubblicata ieri sera su questo sito. Ecco il testo appena ricevuto:

"Adesso Basta !!!
Mi ero imposto di non replicare ad accuse infondate e gratuite per il ruolo che ricopro e per rispetto per il Partito al quale appartengo, ma adesso la misura è colma.

Leggere continui attacchi alla mia persona sta diventando una moda per chi - senza argomentazioni ed un minimo di conoscenza delle regole scritte del Partito al quale ritiene di appartenere - spara veleni senza un minimo di buon senso.

Ed è strano che queste esternazioni vengano dall’ex coordinatore del PD Grazzanise, che in un periodo davvero difficile per il circolo locale dopo le primarie, nonostante continue richieste da parte del sottoscritto e dello stesso segretario f.f. Ludovico Feole di portare il Partito alla fase successiva, rassegnò le dimissioni solo perché i suoi iscritti avevano votati altri e non l’On.le Stefano Graziano; anzi, fu proprio lui a consegnarmi le dimissioni pregandomi di protocollarle al Partito perché nulla più voleva avere a che fare con i suoi amici: ma questa è storia passata.

Veniamo alle bugie.

La Commissione di garanzia dura in carica quattro anni e viene votata dall’Assemblea Provinciale.
Questo recita lo statuto del PD ed il regolamento della Commissione. Il Presidente non viene eletto dall’Assemblea o ratificato dalla stessa, ma ai sensi dell’art. 5 del regolamento viene eletto dalla stessa Commissione e dura in carica quattro anni, a prescindere dalle situazioni che coinvolgono il Partito; né deriva che è l’unico organo del Partito che resta in vita per 4 anni è proprio la Commissione di Garanzia !!!

Ovviamente, a seguito delle dimissioni del collega Carlo Marino nel dicembre del 2012 per essersi candidato alle c.d. parlamentarie, la Commissione ha eletto un nuovo Presidente ed un nuovo vicepresidente, che hanno iniziato a lavorare dal 6 marzo scorso, come da verbali della Commissione e quindi da circa due mesi. In quella riunione i componenti della maggioranza offrirono la Presidenza ai componenti Alfonso Ventrone e Felice Parisi, che declinarono l’invito; e pertanto sono stato eletto presidente all’unanimità, a testimonianza della lealtà e dell’imparzialità cui sono tenuti i componenti della Commissione. Nessuna autoproclamazione è stata effettuata dal sottoscritto, così come mai ho imposto il mio nome alla Commissione.

Capisco che lei venne eletto segretario cittadini “perché portato da altri”, ma non può accusare chi questi metodi non li conosce. Quanto al ricorso proposto nei confronti dell’iscritto Abbate Giovanni, del quale non ho alcuna contezza, all’epoca il Presidente della Commissione era il collega Marino, e poiché per regolamento (art. 5) la commissione viene convocata dal Presidente che redige anche l’ordine del giorno, posso solo ipotizzare che lo stesso non abbia avuto corso perché non presentato secondo i criteri previsti dalle norme. Difatti, l’art. 8 del Regolamento della Commissione, sancisce che a pena di inammissibilità, “il ricorrente deve inviarne copia alla controparte”; probabilmente nel caso che ci occupa, il ricorso venne inoltrato in modo errato e quindi il Presidente Marino non lo ha sottoposto all’organo di garanzia poiché irricevibile.

Così come non è stato calendarizzato il ricorso sul tesseramento di Grazzanise perché non proposto nei termini regolamentari, ma per sapere questo bisognerebbe leggere e documentarsi, ma Cosimo Roberto questo non lo sa: si documenti, Cosimo Roberto, si documenti. Quanto all’ultima perla circa la diatriba “commissione di garanzia (o) a garanzia”, posto che ciò viene detto da chi nel 2010 ha votato PDL e non PD, sebbene iscritto, perché all’epoca favorito personalmente dall’ex sindaco Enrico Parente, voglio solo ripetere quanto già detto precedentemente: per regolamento, il Presidente convoca la commissione nonché le audizioni degli iscritti firmatari di ricorsi e gli iscritti contro coloro i quali il ricorso è proposto, e quindi alcuna “a garanzia” è stata o verrà effettuata.

Evidentemente, poiché questi sono i modi ed i comportamenti di Cosimo Roberto, pensa che tutti agiscano allo steso modo: si sbaglia di grosso.

Infine, quanto alla documentazione richiesta dal Circolo PD, posto che il rilascio della documentazione abbisogna PER REGOLAMENTO di una espressa deliberazione della Commissione, ribadisco quanto detto prima per il ricorso contro il tesseramento: irrituale il ricorso, inutile la richiesta.

La Commissione di garanzia non è la santa inquisizione e non rappresenta uno strumento di repressione per colpire “i nemici degli amici”.

La testimonianza di ciò viene proprio dalla deliberazione assunta nei confronti dell’iscritto Carmine De Lucia, che si ritiene essere vicino alle posizioni del segretario f.f., così come all’epoca la Commissione rigettò un ricorso proposto dal segretario Dario Abbate nei confronti degli iscritti e consiglieri comunali di Mondragone !!! QUESTA SI CHIAMA IMPARZIALITA’ !!!

In questo breve periodo del nuovo corso, scarsi due mesi, la Commissione ha già deciso tre ricorsi, istituito una mail propria, istituito un registro delle deliberazione e degli atti della Commissione, ascoltato in audizione più di trenta iscritti al Partito cercando di dirimere questioni il più delle volte non soggette alle competenze attribuite dallo Statuto e dal regolamento. La Commissione si riunisce ogni lunedì presso la sede Provinciale di Via Maielli, lavorando alacremente per un Partito Provinciale che forse nemmeno merita gli sforzi che i componenti della Commissione stanno mettendo in campo in un momento delicato come questo.

Il rispetto delle regole è un obbligo per tutti gli iscritti al PD provinciale. Non esiste alcun binomio Paolo Parente/Abbate Giovanni Paolo Parente e Giovanni Abbate hanno creato la sezione del PD a Grazzanise. Sono stati candidati alle comunali del 2010 nella Lista Civica Nuovi Orizzonti in quota PD, e per questo hanno lottato e hanno portato avanti dal 2008 una battaglia politica di costruzione del Partito, ma giustamente, lei era troppo impegnato a votare altri schieramenti per accorgersi di ciò. Nonostante alti e bassi e molti contrasti insorti, ci lega un reciproco rispetto che va al di là dell’aspetto politico.

Mai il sottoscritto si è lasciato andare a commenti poco lusinghieri nei confronti dei dirigenti provinciali, ma soprattutto non ha mai violato le norme di questo Partito, a differenza di chi, anziché rispettare il codice etico e lo statuto del PD, pubblica su siti online anche le convocazioni della Commissione, contravvenendo a precisi doveri da chi presume di essere dirigente o di volerlo diventare; ma per essere dei buoni dirigenti bisognerebbe essere prima uomini e poi uomini leali nei confronti del PD, ma questa è un’altra storia.

Bastava aspettare di interloquire con la Commissione per conoscere la verità, ma la sapienza non è da tutti, ma soprattutto prima di scrivere bisognerebbe “conoscere e sapere”, verbi che non la contraddistinguono, Cosimo Roberto.

Si documenti, Cosimo Roberto, si documenti….."

Paolo Parente

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