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Promosso dall’Associazione Culturale Tre Grazie

Il convegno sull’autovelox non dissolve i dubbi

sabato 1 marzo 2008, di redazione


Ha solo in parte soddisfatto le aspettative il Convegno su Codice della strada, Limiti di velocità, e Autovelox, organizzato con tanta cura dall’Associazione Culturale Tre Grazie nell’ambito di una iniziativa più articolata cominciata a gennaio con la raccolta di firme per una petizione al Prefetto.

Il problema delle multe comminate con l’ausilio di apparecchiature automatiche di tipo Autovelox è molto importante dal punto di vista sociale e l’Associazione Tre Grazie si è fatta carico delle lamentele da più parti manifestate, organizzando una iniziativa che ha riscosso il plauso unanime della cittadinanza.
Anche se un po’ fuori dagli obiettivi eminentemente culturali che si prefigge l’Associazione, il tema era troppo importante per non occuparsene. Sono stati così riuniti dietro al tavolo dei relatori il dott. Fortunato Giaquinto, Presidente dell’Unione Consumatori di Caserta; il dott. Marino Perretta, Direttore dell’Automobile Club di Caserta; il geom. Di Benedetto, su delega dell’ Assessore alla viabilità della Provincia di Caserta; il dott. Giovanni D’Onofrio, Magistrato presso il Tribunale di S. Maria C. V.

Un pubblico attento ha seguito il primo giro di interventi e poi si sono man mano intensificate le richieste dalla platea. Certo non sempre i relatori sono stati in sintonia con le speranze dei cittadini automobilisti che avrebbero voluto sentire parole nette contro questa moda degli autovelox. Infatti nelle parole del rappresentante dell’Automobile Club e del delegato dell’Assessore alla viabilità è stata letta una difesa d’ufficio dell’autovelox, previsto da leggi dello Stato. Soprattutto il secondo relatore, forte delle sue competenze, ha richiamato le norme di legge sui limiti di velocità nelle diverse tipologie di strade e ha difeso l’opera di messa in sicurezza che l’ente provincia sta realizzando sulla SP 333.

Questa tesi è stata più tardi attaccata dal rappresentante dell’Unione Consumatori il quale, sulla base del filmato realizzato dall’Associazione, ha dichiarato che di sicurezza non è proprio il caso di parlare, rilevando tra l’altro, l’assenza di qualsiasi punto di sosta lungo il percorso caratterizzato solo da un lungo guardrail.

La diversità dei punti di vista è sempre un arricchimento per chi ascolta. Così un diverso approccio alla problematica è stato mostrato dagli altri due intervenuti. Il dott. Giaquinto, appunto, e il giudice D’Onofrio. Meno male, perché la discussione stava prendendo una piega non proprio favorevole alle aspettative del pubblico, come a dire i limiti ci sono, le strade hanno certe problematiche e gli automobilisti che fanno delle infrazioni sono sempre colpevoli e vanno sanzionati.
Invece è apparso evidente che c’è un obbligo di rispetto della legge anche da parte degli Enti Locali e delle istituzioni in genere, altrimenti si cade nell’abuso e nel sorpruso.

Il dotto. Giaquinto ha richiamato due punti importanti: la taratura degli apparecchi e il fatto che solo la polizia urbana può verificare questo aspetto con l’ausilio di strumenti abilitati e nel rispetto di parametri standard nazionali. Egli ha anche affermato che spesso le amministrazioni fanno un uso strumentale della legge.

Dal canto suo, il giudice D’Onofrio ha ribadito che l’uso dell’autovelox è previsto da una legge dello Stato e che vi sono due possibilità di intervento che vedono in causa il Prefetto e il Sindaco. Il primo, sentiti gli enti e le amministrazioni, valutate alcune circostanze sempre descritte dalla legge (tra cui pericolosità e incidentalità), decide che su un certo tratto di strada è possibile impiantare un’apparecchiatura di controllo della velocità.
Il giudice di pace potrebbe ritenere insussistenti le motivazioni alla base della decisione prefettizia mentre il Sindaco è soggetto ad obiezioni di legittimità se manca tutto o in parte l’iter burocratico a monte della messa in opera degli impianti.

In conclusione, quali sono i punti forti in grado di invalidare una eventuale sanzione? L’illegittimità amministrativa della decisione presa senza deliberazione e la carenza di documentazione circa la taratura degli apparecchi. ma attenzione, avverte il giudice, "l’onere probatorio spetta al cittadino".
Si, ma ci sono dei punti inoppugnabili, si ribatte dalla platea: a) la legge impone la gestione diretta degli apparecchi da parte delle forze di polizia; b) I vigili non possono elevare contravvenzioni in territorio non di competenza, in altri termini non su una strada provinciale extraurbana.

In definitiva le idee rimangono confuse e gli interventi da parte del pubblico non hanno contribuito a diradare dubbi o a dare certezze. Gli autovelox sono previsti dalla legge, la legge va rispettata, ma si può anche cambiare o mitigarne le conseguenze. Come? Sotto la spinta dell’opinione pubblica, quindi anche queste iniziative servono. Basterà? Crediamo proprio di no. Ci vogliono altre pressioni, altre manifestazioni. Uno sciopero bianco, come è stato ventilato?

Ai numerosi, alle migliaia di automobilisti che sono entrati nelle grinfie degli autovelox non resta che il ricorso al Giudice di pace o al Prefetto nella speranza di vederselo accolto.
Una sola cosa è certa: le multe servono a impinguare prima di tutto i privati, poi, ma solo in apparenza, le casse comunali. Prima dell’avvento degli autovelox i vigili facevano meno multe e ottenevano lo stesso introito di oggi, ci dice una persona informata.

All’appuntamento di oggi mancavano i sindaci della zona, pur invitati, come non era presente il Prefetto o un suo delegato. Peccato, avrebbero potuto col loro intervento, chiarire i molti dubbi di legittimità sollevati nell’occasione. Sono intervenuti nella discussione, invece, il cons. provinciale Giuseppe Raimondo, il portavoce del PD, Paolo Parente, i consiglieri comunali Marcello Vaio e Giuseppe Tescione ed altri cittadini.
Ha introdotto i lavori con un articolato intervento il Coordinatore dell’Associazione Tre Grazie, Michele Petrella mentre ha moderato Mattia Parente, della stessa Associazione, stimolando la discussione con puntuali input. All’inizio della manifestazione è stato osservato un minuto di silenzio in memoria di Giovanni Petrillo, prematuramente scomparso.

franco tessitore

http://www.autoveloxko.it

http://www.poliziadistato.it/pds/stradale/autovelox/lista_autovelox.htm

http://www.aci.it/index.php?id=696

http://www.calvirisortanews.it/news/articolo.asp?idnews=1301

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