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Magliocca critica l’on. Barbato a proposito di Manna

Ma Libera propone un’altra lettura delle ultime vicende

mercoledì 1 aprile 2009, di redazione


Continua la polemica politica dopo l’arresto di Gaetano Manna, presidente dell’Acli Terra Campania per la Legalità, associazione affidataria di una pluralità di beni confiscati alla malavita organizzata. Il sindaco di Pignataro Maggiore, Giorgio Magliocca, risponde all’on. Francesco Barbato dell’Italia dei Valori che, nel mese di novembre 2008 presentò una interrogazione parlamentare in cui chiedeva una scorta per il Manna indicato quale paladino dell’anticamorra, e che in una intervista rilasciata ieri alla stampa ha dichiarato che “questo Manna non lo conoscevo neppure quando ho presentato l’interrogazione parlamentare”.

Un parlamentare – ha dichiarato il sindaco Magliocca – non dovrebbe mentire mai. L’on Barbato, invece, mente perché omette di dire che quando gli fu rappresentato, con dovizia di particolari, che Manna era un personaggio ambiguo, lui ha continuato a difenderlo e a sentirlo come egli stesso ha dichiarato in una intervista rilasciata a Panorama del 15 gennaio scorso. L’on. Barbato, purtroppo, ha un modo strano di occuparsi di legalità e lotta alla camorra. Avrebbe fatto più bella figura se avesse ammesso l’errore e avesse chiesto scusa ai miei concittadini”.

Il sindaco di Pignataro Maggiore non si ferma e, continuando l’azione della sua intera amministrazione che ha posto come obiettivo primario il contrasto e la lotta ad ogni forma di devianza ed infiltrazione della malavita organizzata nei gangli della pubblica amministrazione, ha chiesto a S.E. il Prefetto, dr. Ezio Monaco, con la nota n.3214 di ieri 31 Marzo, di convocare in Pignataro Maggiore una seduta del Comitato per la Sicurezza e l’ordine Pubblico. Un richiesta forte dell’avvocato Magliocca dopo le brillanti azioni delle forze di polizia che, con impegno ed abnegazione, guidati da investigatori perspicaci e competenti, hanno portato agli arresti di malavitosi e di chi navigava nell’illegalità, portando una ventata di liberazione del popolo di Pignataro Maggiore, da troppo tempo mortificato ed avvelenato. La richiesta del primo cittadino ha lo scopo di dare un ulteriore segnale forte ed autorevole nonché di dimostrare alla cittadinanza ed, in particolare ai commercianti locali, che lo stato c’è e vuole continuare nella sua battaglia di pulizia e di affermazione della legalità.

Co. sta.

Un quadro un po’ diverso è tratteggiato dal seguente articolo sul sito di Libera a firma di E. Palmesano.

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