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Contrasto ai crimini ambientali: sottoscritto un protocollo d’intesa tra Procura ed enti interessati

venerdì 3 maggio 2019, di redazione


In data 2 maggio c.m., è stato sottoscritto il protocollo d’intesa tra questa Procura della Repubblica e i sottonotati Enti interessati:
• Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno;
• Comando Regione Carabinieri Forestale ""Campania"" di Napoli;
• Comando Provinciale Carabinieri di Caserta;
• Comando Carabinieri per la Tutela della Salute di Napoli;
• Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale di Napoli;
• Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Napoli;
• ARPA "Campania" di Napoli;
• Azienda Sanitaria Locale di Caserta;
volto a potenziare il contrasto ai crimini ambientali derivanti da fenomeni di illeciti sversamenti di reflui nei fiumi e nelle falde acquifere scaturenti dallo scarto di attività produttive da parte delle aziende zootecniche insistenti nel Circondario della Procura di Santa Maria Capua Vetere, in cui sono ricompresi n . 15 comuni che rientrano nel perimetro della c.d. "Terra dei Fuochi".

In particolare è interesse di questa Procura intensificare il contrasto ai crimini ambientali anche ampliando il quadro conoscitivo, onde poter più efficacemente modulare le proprie attività investigative e giudiziarie.
E’ da considerare che nel territorio ricompreso nella giurisdizione della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, è ubicato un numero elevatissimo di aziende zootecniche, la cui presenza costituisce una risorsa preziosa e contestualmente qualifica il territorio, ma che, nel contempo, necessita di costante monitoraggio, tenuto conto che è stata sovente accertata l’esistenza di attività illecite che si concretizzano in sversamenti incontrollati d i liquami, tombamento di rifiuti provenienti dallo scarto della loro attività produttiva, inquinamento delle falde acquifere, etc..
A tal fine, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno (in seguito IZSM) con sede in Portici (NA) può fornire un qualificato apporto a quest’Ufficio per accertare lo stato di potenziale contaminazione delle aree destinate alla produzione agricola e all’allevamento e, quindi, l’emersione di fenomeni di illeciti sversamenti di reflui nei fiumi e nelle falde acquifere oppure scaturenti dallo scarto di attività produttive da parte delle aziende zootecniche insistenti nel circondario.

Pertanto, sono stati individuati i seguenti obiettivi d’interesse che l’IZSM può fornire a questa Procura della Repubblica, ed in particolare:
1. ogni dato conoscitivo sulla problematica derivante dalle attività istituzionali allo stesso affidate;
2. ogni utile informazione circa l ’esatta geolocalizzazione delle aziende zootecniche (e/o industrie di trasformazione ) potenzialmente oggetto di monitoraggio;
3. ogni utile dato conoscitivo al fine dell’esatta geolocalizzazione dei pozzi presenti sul territorio del Circondario della Procura;
4. ausilio per attività di prelievo dei reperti di matrice ambientale (acqua, aria, suolo) e successiva analisi di laboratorio, previa assunzione di qualità di ausiliario di P.G. (art. 348, co. 4 c.p.p.) o di Consulente del Pubblico Ministero.

Tra l ’altro, il predetto Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, nell’ambito del Decreto Dirigenziale della Direzione Generale dello Sviluppo Economico e delle attività Produttive della Regione Campania, n. 585 del 15/09/2015, già ha realizzato un piano di monitoraggio integrato denominato "Campania Trasparente" con l’effettuazione di oltre 10mila campionamenti, dati analitici e molteplici attività di ricerca sperimentale eseguiti nelle seguenti marco aeree di interesse:
• campionamento e ricerca sull’aria;
• campionamento e ricerca sul suolo;
• campionamento e ricerca su falde acquifere superficiali e profonde;
• campionamento e ricerca sugli alimenti di origine vegetale;
• campionamento e ricerca sugli alimenti di origine animale e sugli animali selvatici come bioindicatori.

Inoltre, l’Ente ha assunto il coordinamento di una task force regionale per il controllo ed il monitoraggio sui rischi di diffusione di brucellosi e tubercolosi animale, attività di prevenzione in materia di sanità pubblica veterinaria.

Nell’ambito delle attività di ricerca poste in essere, tale Istituto è dotato di un proprio sistema informatico (denominato: GEOJizz) per la gestione e la successiva elaborazione dei risultati derivati dalle attività sopracitate, all’interno del quale sono riportate tutte le informazioni analitiche georeferenziate sul territorio campano ed organizzate per tipologia di matrice campionata (suolo, acqua, aria, alimenti e altri bioindicatori), nonché l’ubicazione e consistenza di allevamenti zootecnici e imprese di trasformazione.
Al fine di esercitare un’attività di contrasto ai predetti reati ambientali, commessi nell’esercizio delle attività da parte di dette aziende zootecniche, occorre avere anche una piena conoscenza del numero, delle dimensioni e delle ubicazioni delle aziende zootecniche esistenti sul proprio territorio e che, quindi, può consentire un’effettuazione di un controllo più sistematico ed esteso.
A tale fine, detto Istituto è in possesso dell’accesso alla Banca Dati Nazionale Anagrafe Bovina, detenuta dal Ministero della Salute, che contiene i dati relativi ai capi bovini esistenti e, conseguentemente, alle aziende che legittimamente li detengono a scopo produttivo, ed inoltre è stato incaricato dalla Regione Campania di realizzare la Banca Genetica della specie bufalina (Banca del DNA) e attraverso ciò sarà possibile operare le necessarie comparazioni del DNA raccolto, al fine di verificare a quali animali esso sia riconducibile, potendo in tal modo risalire ai titolari delle aziende che eventualmente effettuino l’illecita attività di sversamento di reflui zootecnici.

Ancora, l’istituto Zooprofilattico sta effettuando una preliminare catalogazione dei pozzi, nell’ambito della generale elaborazione dei dati analitici acquisiti durante il Piano di Monitoraggio Integrato "Campania Trasparente" e si sta, altresì, attivando per effettuare un’opera completa di catalogazione ed informatizzazione dei dati relativi ai pozzi esistenti sull’intero territorio regionale, ai fini della realizzazione di un Catasto unico delle Utenze Idriche della Regione Campania (CUI Campania).

Pertanto, con la stipula del predetto protocollo l’IZSM fornirà alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere nonché agli altri Enti sottoscrittori il supporto tecnico che potrà essere richiesto con riferimento alle attività di indagine condotte dalla Procura della Repubblica nonché di mettere a disposizione i dati della Banca Dati Nazionale Anagrafe Bovina relativi al territorio di competenza della Procura (previa autorizzazione del Ministero della Salute), al fine di agevolare l ’acquisizione di un adeguato apporto conoscitivo per valutare lo stato di potenziale contaminazione o l’esistenza di fenomeni di inquinamento, utili all’accertamento della consumazione di illeciti ambientali.
II personale dell’IZSM, in tali fase, può acquisire (in virtù del protocollo in questione e quando ciò si renda necessario) la qualifica di ausiliario di polizia giudiziaria o quella del Consulente Tecnico del Pubblico Ministero, in attività di campionamento ed analisi di matrici alimentari ed ambientali (suolo, acque, reflui).
Gli Enti sottoscrittori del presente protocollo potranno avere accesso al portale informatico GEOJizz, a mezzo di una password abilitata, affinché possano consultare i database analitici relativi alle attività di studio dell’IZSM, con l’adozione di cautele tali da garantire la riservatezza degli accessi.

Santa Maria Capua Vetere, 02 maggio 2019.

Co. Sta.

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