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Tares. Basta una settimana per risolvere il problema degli aumenti determinati da Cuccaro

mercoledì 26 febbraio 2014, di redazione


Pignataro - Ormai l’amministrazione guidata dall’incapacità politica ed amministrativa del duo, tutto Pd, Raimondo Cuccaro e Pier Nicola Palumbo, ha prodotto i suoi frutti. Frutti che sono sotto gli occhi di tutti, come lo smisurato aumento della Tares, che ha portato i cittadini all’esasperazione e ad una vera e propria sollevazione popolare.
Domani i commercianti ed i cittadini si riuniranno nel Circolo Unione per definire un calendario di azioni di protesta. I centri sociali Tempo Rosso e Spazio Cales hanno indetto una manifestazione di protesta per giovedí 6 marzo sotto la casa comunale.
Ripetere la frase “il re è nudo” è ormai scontato. Il paese si è accorto a sue spese di quale danno abbia comportato l’aver dato fiducia ad una coalizione di strilloni da balconcino, incapaci ed eterodiretti da interessi di natura non politici, spesso in conflitto con gli interessi del popolo pignatarese.
Come primo documento politico del nuovo circolo di An non vogliamo però limitarci alla sola legittima critica. Vogliamo porre sul tavolo una discussione che possa permettere di trovare una soluzione che almeno mitighi i disagi dei pignataresi.
Articoliamo una proposta in due tempi.
Una soluzione per risolvere il problema contingente, per il quale chiediamo che Cuccaro revochi la delibera che ha determinato l’aumento della Tares, tornando alle aliquote fissate dalla precedente amministrazione; di eliminare gli sprechi e riconoscere le eccedenze come debiti fuori bilancio (determinati dalla sua disastrosa gestione), finanziandoli con gli avanzi di amministrazione già presenti in bilancio.
Se Cuccaro non sa come farlo, può consegnarci il bilancio e gli forniamo la soluzione tecnico contabile da adottare in una settimana.
Perché si possa risolvere il danno fatto da Cuccaro nel medio lungo periodo chiediamo che l’Amministrazione Comunale, che è minoranza in paese, faccia un atto di distensione politica, revocando immediatamente l’incarico di amministratore della Pignataro Patrimonio al dott. Passaro in quanto la sua duplice veste (non importa se superata o meno) di Ammisitratore della Pignataro Patrimonio e della Gesia Spa (presso la quale sversiamo la frazione umida della raccolta differenziata) è per noi di An in palese conflitto di interesse. Resta per noi sospetta la lievitazione dei costi proprio nel periodo in cui questo conflitto si è palesato.
Chiediamo di emanare un bando pubblico per raccogliere i Curricula di altri potenziali amministratori da nominare in un pubblico Consiglio Comunale attraverso l’esame dei c.v. raccolti, congiuntamente con le opposizioni (vera maggioranza in paese).
Al nuovo amministratore spetterà il compito di allargare il bacino di utenza dei servizi di raccolta differenziata in modo da ripartire i costi fissi su più comuni e non farli gravare solo sui cittadini di Pignataro.
La società dovrà riprendere i progetti pensati dal precedente Cda in tema di servizi ulteriori e di realizzazione di impiantistica per smaltimento in proprio di quanto raccolto solo nei comuni per i quali presta il servizio, in modo da realizzare entrate che mitighino i costi totali della raccolta e smaltimento dei rifiuti.
Cuccaro ha imparato, in questi tre anni di amministrazione, che gestire un paese non è come gestire la bottega di famiglia. Accetti questa mano che gli tendiamo per aiutare lui (solo perché questo serve ai nostri concittadini) o si assuma la responsabilità politica e non solo politica del suo fallimento su tutti i fronti

ALLEANZA NAZIONALE
Pignataro Maggiore

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