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Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord

Spaccio tra Agro aversano e Marche: 8 arresti

Le basi operative a Frignano e Villa di Briano: non si fermavano davanti ai decessi

giovedì 20 novembre 2014, di Peppe Florio


AGRO AVERSANO/ FERMO/ MACERATA – Un gruppo spietato, che non si fermava nemmeno di fronte alle morti degli assuntori e agli appelli dei familiari e che riusciva a trasportare droga attraversando mezza Penisola: sono stati eseguiti questa mattina, dai Carabinieri del Reparto territoriale di Aversa, coadiuvati dagli uomini delle stazioni dell’Arma locali, 8 arresti per detenzione e spaccio di stupefacenti.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord e avviate lo scorso luglio, hanno portato a scoprire una grande organizzazione che si muoveva tra l’agro aversano, il napoletano e le province marchigiane di Fermo e Macerata. Indagando il dilagante fenomeno dello spaccio di droga, eroina e cocaina in particolare, nell’agro aversano, infatti, gli inquirenti sono arrivati ad individuare, nei comuni di Frignano e Villa di Briano, una vera e propria base operativa di approvvigionamento di ingenti quantitativi di stupefacenti destinati a rifornire le principali piazze di spaccio di Fermo, Porto Sant’Elpidio (FM), Sant’Elpidio a Mare (FM) e Porto Recanati (MC).

Negli scorsi mesi, proprio nel marchigiano si erano verificati una serie di decessi “sospetti”, dovuti probabilmente a della droga “tagliata male”, che i pusher – pur coscienti della bassa qualità del prodotto, così come emerso da un’intercettazione – continuavano a cedere ai clienti, approfittando della loro dipendenza.

Durante le indagini è stato registrato anche un sms, nel quale un familiare di un assuntore finito in ospedale dopo aver assunto dello stupefacente tagliato male implorava uno spacciatore di non consegnargli più la droga.

Questo quanto reso possibile dalle indagini:

- individuare una base operativa nel comune di Frignano, in cui gli indagati erano soliti riunirsi per concludere le trattative (provare il prodotto, confezionarlo ed infine acquistare la droga);

- delineare un canale di vendita tra le Marche e l’Agro aversano;

- scoprire che lo stupefacente, confezionato in ovuli, veniva occultato dai corrieri nell’ampollina rettale e/o negli organi genitali, per essere così trasportata nel marchigiano.

- sono stati individuati i ruoli dei singoli indagati, in larga parte magrebini, i quali attraverso persone di nazionalità nigeriana, si rifornivano di rilevanti quantitativi di eroina, successivamente ceduta ai vari corrieri/pusher, quest’ultimi anche di nazionalità italiana, che gestivano le varie piazze di spaccio;

- eseguire, nel corso delle indagini, 6 arresti in flagranza di reato e sequestrare complessivamente circa 500 grammi tra eroina e cocaina.

Di seguito l’organigramma, con nomi e foto degli indagati, ricostruito dai Carabinieri della sezione operativa del Reparto territoriale di Aversa.

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