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Rifiuti a Cancello ed Arnone. Qualche risposta giunge a Di Pasquale ma nessuna risolutiva

martedì 13 aprile 2021, di redazione


Quanto a risultati concreti nulla, almeno per il momento, ma il martellamento continuo di Francesco Di Pasquale sulla questione dei rifiuti lungo gli argini del Volturno, nel centro di Cancello ed Arnone, ha avuto almeno il merito di aver innescato un giro di valzer tra le istituzioni coinvolte.
Il valzer, per i principianti, si risolve in una sequenza di passi avanti e indietro, me verso te e te verso me.
E’ opportuno ricominciare dall’inizio. Il primo passo lo compie Di Pasquale con una nota inviata il 22 febbraio a una sfilza di indirizzi: Ministero dell’Ambiente, Regione Campania, Prefettura e Provincia di Caserta, Corpo Forestale dello Stato, Comune di Cancello ed Arnone e al ‘Movimento politico di FdI’.
In detta nota, l’ex sindaco espone il degrado lungo gli argini del fiume nel centro abitato causato dall’abbandono indiscriminato di rifiuti pericolosi e non e dal possibile pericolo di incendi e di diffusione di animali pregiudizievoli per la salute dei cittadini. [vedi qui ] L’estensore chiede nel contempo una riunione di tutti gli organi competenti al fine di programmare gli interventi necessari.
Una prima risposta, il secondo passo del valzer, arriva dal Ministero dell’Ambiente il 1 marzo con cui si fa presente, in poche parole, che la competenza riguardo alla situazione rappresentata è del Comune. [vedi qui ].
Poi tocca alla provincia muovere un altro passo: il giorno 8 marzo il Dirigente Ing. Antonio De Simone comunica la disponibilità dell’Ente a partecipare alla riunione richiesta. Null’altro. Nessuna parola sulla competenza circa la risoluzione del problema.
Il 17 marzo è la volta dell’ARPAC (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania) che effettua un sopralluogo lungo le sponde del Volturno e stila un lungo elenco di rifiuti pericolosi e non pericolosi che vanno rimossi con le opportune precauzioni dal ‘soggetto obbligato’. Chi? “Sarà cura della Polizia Municipale del Comune di C.edA. individuare il soggetto obbligato alla rimozione dei rifiuti ovvero il Comune di C.edA. stesso nel caso di aree pubbliche”. [vedi qui ]
Si precisa che l’operazione di rimozione dovrà essere effettuata con la messa in sicurezza della zona per la presenza di rifiuti pericolosi, specie amianto. Nella nota di accompagnamento del verbale di sopralluogo si suggerisce al Comune, pur non essendo tra i sottoscrittori del ‘Patto Terra dei fuochi’, di avvalersi delle ‘Linee guida per la rimozione dei rifiuti abbandonati o depositati in modo incontrollato’ che consentono agli enti locali di ‘rimuovere in tempi rapidi i rifiuti abbandonati’.
Infine, per il momento perché si crede che il ballo continui, la presa di posizione del Genio Civile del 9 aprile, appena quattro giorni fa. In una nota riguardante la segnalazione di Di Pasquale e inviata a vari indirizzi, si rappresenta che la “rete idrografica principale… vede l’Amministrazione provinciale di Caserta nel ruolo di Autorità Idraulica a cui compete la gestione sulle aree fluviali e relative pertinenze dei corsi d’acqua afferenti la rete idrografica principale”. Poi si ricorda che secondo l’art. 192 D. lgs 3 aprile 2006 n.152, il Sindaco dispone con ordinanza le operazioni necessarie alla rimozione e smaltimento dei rifiuti imputandone il costo ai proprietari dei terreni.
In conclusione la nota del Genio Civile ribadisce che “la segnalazione, interessando il fiume Volturno – afferente la rete idrografica principale – doveva essere rivolta alla Provincia di Caserta”. Cioè si torna all’inizio del giro.

Ma di Pasquale non demorde. Oggi stesso ha scritto al Prefetto di Caserta riproponendo la vecchia problematica riguardante il "tratto di argine che va dal ponte Garibaldi alla via E. Fieramosca, pieno di spine, erbacce, rifiuti, che si trova vicino alle abitazioni, del centro di CANCELLO, dal quale fuoriescono ratti e serpenti ed insetti" e chiedendo, ancora una volta, che si intervenga.

frates

https://www.youtube.com/watch?v=0jpyyW5GEt8

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