A Silvio Perrella la V Edizione de "La Scheda d’Oro"

CAPUA - Ieri sera, nel salone Capecelatro del Seminario Campano in Capua, si è svolta la cerimonia di premiazione della V Edizione del premio "La Scheda d’Oro", quest’anno attribuito allo scrittore e critico letterario, nonché patron del Premio Napoli, Silvio Perrella.

La Scheda d’Oro premia personaggi che abbiano illustrato la cultura meridionale e campana in particolare. Il premio è attribuito da un comitato presieduto da Sua Ecc. Mons. Bruno Schettino, Arcivescovo di Capua, coadiuvato dal direttore della Biblioteca diocesana, prof. Francesco Ciociola, e costituito da un gruppo di qualificati collaboratori. Nelle quattro edizioni precedenti hanno ricevuto il riconoscimento Valeria Parrella, Francesco Piccolo, Francesco Sisinni, Giorgio Agnisola. Hanno presieduto la cerimonia di quest’anno, oltre all’Arcivescovo e al direttore della Biblioteca diocesana. il Sindaco di Capua, dott. Carmine Antropoli, e il prof. Giuseppe Rotoli. Ha moderato la manifestazione Erennio de Vita.

Il Sindaco Antropoli ha rivolto un breve saluto ai convenuti complimentandosi con il premiato e sottolineando che la cultura è fondamentale soprattutto in momenti di crisi. Dal canto suo il prof. Ciociola ha illustrato la composizione del comitato del Premio e la decisione unanime di premiare Perrella. Ha poi parlato delle prossime iniziative della Biblioteca tra cui, la prima, inaugurata nella stessa serata, è la Mostra degli atti delle parrocchie di Capua che resterà aperta fino al 25 aprile.

Ha svolto la relazione critica, con la solita competenza e chiarezza espositiva, il prof. Giuseppe Rotoli, critico letterario, poeta, presidente degli Amici della Musica di Pignataro. Nel suo intervento, seguito con molta attenzione dal pubblico presente, ha affermato che Silvio Perrella è uno dei più grandi conoscitori della letteratura mondiale ed è egli stesso valente scrittore e poeta. Parlando del libro dell’autore (Giùnapoli, Neri Pozza Editore, euro 10,50) ha detto che esso si ricollega a quel grande filone della letteratura costituito dagli scrittori che sono passati per Napoli. E’ un viaggio nella metropoli, leggendo il quale si ha l’impressione di leggere qualcosa della propria città, della propria storia personale. Silvio Perrella, ha proseguito Rotoli, ha il coraggio di non chiudere gli occhi di fronte alla realtà napoletana. "Il futuro della nazione - ha affermato - è nella capacità degli intellettuali di elaborare nuovi progetti". I più affermati scrittori di oggi sono campani, in particolare casertani e napoletani, e Napoli è oggi un laboratorio al cui centro c’è Silvio Perrella, grandissimo poeta.

E’ stata poi la volta dell’Arcivescovo Bruno Schettino il quale ha affermato che spesso di Napoli si ha un’immagine stereotipata, invece il libro di Perrella "è dettato dall’osservazione intelligente dei fatti e dei luoghi di Napoli. Il sud - ha proseguito l’illustre Pastore, ha una grande risorsa, l’amore. Tante strade finiscono in tragedia ma quello che caratterizza il sud è l’amore per la vita che si esprime attraverso l’amore per i figli, per chi soffre, per chi ha bisogno".

Infine ha preso la parola Silvio Perrella per ringraziare il comitato organizzatore del Premio. "Napoli - ha detto - ha un problema supplementare, l’accumulo dei luoghi comuni ma esprime valori che non sono solo di Napoli. Vale dunque la pena incrementare la conoscenza di questa città".

E vale la pena, aggiungiamo noi, valorizzare ancor più questo premio che meriterebbe una platea più numerosa e maggiore attenzione da parte delle forze culturali, produttive e politiche nonché dei mezzi di comunicazione.

E’ seguita poi la consegna del Premio e la visita in anteprima alla mostra delle Carte parrocchiali approntata nelle sale dell’Archivio storico.

frates