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Un secolo fa la guerra di Libia in cui morì un soldato di Grazzanise

giovedì 27 settembre 2012, di redazione


Cento anni fa, precisamente il 18 ottobre 1912 terminava la guerra italo-turca per il possesso della Tripolitania e della Cirenaica.
Il Trattato di Losanna del 1923 avrebbe riconosciuto all’Italia vincitrice la sovranità sulla Libia e sulle isole del Dodecanneso. Erano i prodromi della Prima Guerra Mondiale. Al potere c’era Giolitti.

Il conflitto durò più o meno un anno essendo iniziato il 29 settembre del 1911 ed ebbe 1432 morti (7500 invece furono i caduti nella lotta contro i libici).
“Il 12 marzo 1912 le operazioni militari ebbero una fase saliente in Cirenaica con la battaglia delle Due Palme, oasi a quell’epoca non molto distante dalla linea fortificata italiana posta intorno a Bengasi. Le forze arabo-turche vi si appoggiarono per tentare un attacco generale alla città. Il generale Ameglio, comandante della piazza bengasina, decise di passare al contrattacco ed investì l’oasi con manovra avvolgente determinando lo sbandamento degli arabo-turchi, che lasciarono sul campo 745 morti”. (http://www.carabinieri.it)

Tra i combattenti italiani rimasti sul terreno (3 ufficiali e 26 uomini di truppa, cfr: http://cronologia.leonardo.it ) c’era anche un nostro concittadino, il soldato Giovanni D’Abrosca, 22 anni, matricola 32519-26, appartenente al 4 Reggimento fanteria, il quale fu insignito con R. D. 8 novembre 1912 di medaglia d’argento al valor militare alla memoria con la seguente motivazione: “Mentre inseguiva con slancio esemplare il nemico fuggente, cadde mortalmente ferito. Due Palme, 12 marzo 1912”.

La notizia dell’onorificenza apparve su La Stampa del 12 novembre 1912 che pubblicò l’elenco delle Medaglie alla memoria nella guerra italo-turca e che così commentò:”Il sentimento di pietà per i caduti combattendo che la Patria ha onorato con le medaglie al valore e con gli encomi solenni, si deve accompagnare, nel cuore degli Italiani, a un sentimento di rispetto, a melanconia: leggendo queste pagine, che sono le nuove pagine d’oro per l’esercito italiano, molte madri in gramaglia soffriranno una nuova grande angoscia. E anche a queste creature dolenti deve essere rivolto nell’ora della giusta glorificazione ufficiale dei caduti per la Patria, un pietoso pensiero di devozione e di gratitudine”.
La Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia invece pubblicò il provvedimento nel n° 6 del 9 gennaio 1913.

Il cittadino che si sofferma davanti al monumento ai Caduti noterà un nome riferito alla guerra di Libia a testimoniare che Grazzanise anche in quel drammatico anno versò il suo tributo alla storia.

Sulla facciata della casa natale del giovane eroe, in via Volturno, fu in seguito apposta una lapide che è tuttora in loco anche se la scritta è sbiadita. In essa si può leggere:

GIOVANNI D’ABROSCA
Autentico figlio del popolo
eroicamente caduto il 12 marzo 1912
nell’OASI DUE PALME
nacque in questa casa
— -

GRAZZANISE
che lo amò in vita
ne eterna la memoria gloriosa
perché i giovani
purificandosi all’ara del sacrifizio
del ventiduenne eroe
trovino la necessaria energia
nelle lotte del conseguimento
dei più radiosi ideali
dell’Umanità

La battaglia alle Due Palme ebbe un testimone nel cineoperatore Luca Comerio che fu il primo ad avere mai raccontato cinematograficamente una guerra dal fronte.
Il nome del nostro concittadino è, inoltre , citato nel libro "Soldati d’Africa: storia del colonialismo italiano e delle uniformi per le truppe d’Africa del regio esercito italiano", di Renzo Catellani e Giancarlo Stella, Vol. II - 1897/1913, Albertelli, Parma, 2004.

frates

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