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martedì 7 aprile 2015
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“I ragazzi del ‘Teatro delle Folli Idee’ sono una realtà rara”, questo il giudizio del maestro di mimo Costantino Raimondi, ospite a Grazzanise per cinque giorni. Uno stage durante il quale gli allievi di Antonio Nardelli si
sono letteralmente estraniati da quanto accadeva in paese, nonostante il periodo pasquale; quaranta ore di studio culminati nell’esibizione finale su ‘Il corpo e la sua voce’, dove di vocale non c’era nulla perché, come diceva il mimo per eccellenza, il grande Marcel Marceau, “Tutte le arti, anche il silenzio, hanno una grammatica. Ma prima bisogna sintonizzarsi sull’anima: con il corpo, con il cuore, con lo sguardo”.
Ed i ragazzi di Nardelli sono stati bravi, afferrando subito il concetto, perché, non lo diciamo noi ma il maestro Raimondi: "Sono ragazzi disciplinati, volenterosi, creativi" e migliore riconoscimento al loro impegno ed alla loro serietà non poteva esserci. Hanno lavorato sui loro pensieri, sui loro sentimenti, il tutto ‘amalgamato’ da Giuseppe Florio, che ha curato il testo ricavato dalle produzioni dei singoli partecipanti.
Coordinati nei movimenti e con una compostezza che ha fatto rivivere la figura del grande Marceau, per chi ha avuto il piacere di seguirne le esibizioni, anche se solo in televisione. La serata conclusiva ha permesso ad amici e parenti di conoscere personalmente il maestro Raimondi che, volentieri, si è intrattenuto a chiacchierare continuando a tessere elogi per i giovani allievi della scuola di teatro grazzanisana, "Un laboratorio vecchio stile che rende merito alla passione per quest’arte".
Grande riconoscimento, quindi all’operato di Nardelli che ha saputo trasmettere la passione per il teatro ai suoi allievi, quella stessa passione che lo aveva catturato da adolescente, quando seguiva il fratello, giovane attore amatoriale, riconoscendo in questa forma d’arte il modo di esprimere se stesso, la sua professionalità, le sue capacità.
Giovanna Pezzera