Troppi bambini in braccio ai guidatori

Grazzanise - Non è raro, anzi è piuttosto frequente vedere che molti giovani genitori hanno l’abitudine di tenere i figlioletti, anche di pochi mesi, in braccio mentre sono alla guida di un’auto. E questo anche se hanno accanto altri familiari. E’ una abitudine che non sembra suscitare la dovuta attenzione, tant’è che non risultano interventi per colpire un fenomeno sotto gli occhi di tutti e che andrebbe decisamente troncato. Un malinteso affetto per i propri figli porta questi padri ad avere dei comportamenti sbagliati e pericolosi.

Esiste una normativa specifica che prevede l’adozione di misure atte a salvaguardare l’incolumità dei piccoli passeggeri, come appositi seggiolini e precisa posizione nell’abitacolo.

Ma, a parte tale normativa che si richiama al Codice della strada, in particolare l’art. 172, ci sono delle responsabilità previste dalle leggi, a cominciare dalla Costituzione, che ineriscono al ruolo di genitore che ha dei doveri verso i figli.

Il minore in quanto tale non ha capacità di giudizio in ordine a eventuali rischi e pericoli. Spetta al tutore, invece la responsabilità della sua salute.

Un adulto, estremizzando, può decidere se indossare o meno la cintura o il casco. Lo fa in piena scienza e coscienza e gioca con la ’propria’ vita. Ognuno è libero di scegliere cosa fare di se stesso. Ma un bambino non può farlo, ovviamente. E’ il tutore che sceglie per lui e non può scegliere a propria discrezione, al contrario è obbligato a comportarsi in modo da conservare o accrescere il bene del minore.

Se l’adulto non sente o non conosce tale responsabilità bisogna fargliela notare con fermezza. Pensiamo che questo sia un caso più importante di tanti altri correntemente perseguiti dal Codice della strada.

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