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Pellegrinaggio dei Templari alla Chiesa di San Giovanni Battista di Grazzanise in occasione della festa del loro patrono.

sabato 25 agosto 2012, di redazione


Grazzanise - Oggi non tutti sanno che uno dei fenomeni più studiati nel mondo dopo la Bibbia è la misteriosa e affascinante storia dei Templari. Storia che si è riempita di numerose inesattezze, fantasie e storpiature che poi hanno dato origine e terreno fertile ad associazioni e romanzi che di vero non hanno nulla.
Il 28 Agosto prossimo, in occasione della Processione del Santo Patrono su invito del prof. Tiziano Izzo una delegazione insigne di studiosi e cavalieri Templari renderà venerazione al Patrono degli Ordini Gerosolomitani.
La figura di Giovanni il Battista, come già ampiamente descritto dal giovane teologo, nel suo libro "Giovanni è il suo Nome" è dopo quella di Cristo il simbolo della Terra Santa e dei fenomeni in essa sorti. La famosissima e storica San Giovanni d’Acri è stata a lungo la testimonianza di ciò. Il precursore del Signore e la data della sua nascita e del suo martirio risvegliano negli antichi ordini monastici e cavallereschi una infinità di riti, tradizioni e leggende. Giovanni è il primo Monaco del Vangelo ed al tempo stesso Araldo della giustizia e della Verità, così come avrebbero dovuto esserlo i cavalieri consacrati al Signore e alla difesa dei poveri.
Vediamo come nasce l’Ordine Sovrano e Militare del Tempio di Gerusalemme o dei Commilitoni di Cristo perchè custodi delle sue Reliquie.

L’Ordine, secondo alcune fonti, avrebbe inizio nel 1118, quando Hughes de Payns (o Paynes) ed altri otto Cavalieri, si recano nella Gerusalemme dell’epoca, appena riconquistata dai Crociati, assumendo il nome di Pauperes Milites Christi e proponendosi come scorta dei pellegrini in viaggio verso la Terra Santa in difesa degli assalti, frequenti e spesso mortali, dei predoni lungo il tragitto verso Gerusalemme.

Baldovino II, re di Gerusalemme, accetta di buon grado l’aiuto di questi Cavalieri intuendo gli aspetti positivi derivanti dal loro apporto armato contro i predoni e, potenzialmente, anche contro gli arabi. Dietro loro richiesta, concede l’utilizzo delle rovine del Tempio di Salomone come quartier generale e centro per le attività terrene e spirituali.

Inizialmente, l’Ordine non dispone di una regola né comportamentale, né militare, né monastica, ma in occasione del Concilio di Troyes, svoltosi in Francia nel 1128, S. Bernardo da Chiaravalle (o di Clairvaux) suggerisce le prime regole (con precisione 72) per una cavalleria religiosa e militare che possa offrirsi come vera e propria contrapposizione e/o integrazione della cavalleria laica preesistente.

Essendo sottoposto unicamente all’autorità del Papa, l’Ordine risulta esente da ogni tipo di imposizione fiscale e dall’ubbidienza nei confronti dei poteri temporali, sia laici sia ecclesiastici, quindi libero di agire autonomamente in molti ambiti. Nonostante questi aspetti positivi, confortati da una saggia ed oculata gestione dei beni patrimoniali, portino la potenza economica e l’influenza politica dell’Ordine, in poco meno di due secoli, a divenire molto significativi nella realtà del tempo, ne determinano indirettamente anche il declino. L’immenso potere dei Templari li rende mal visti dai monarchi del tempo e dalla Chiesa istituzionale.

Il Re di Francia, detto Filippo il Bello, passivamente sostenuto dal Papa Clemente V, sfrutta abilmente proprio le inimicizie che l’ordine del Tempio era riuscito a suscitare con la sua potenza finanziaria e la sua influenza politica riuscendo, con un abile colpo di mano, ad arrestare in massa i Templari, specialmente quelli francesi, a sottoporli ad interrogatori estenuanti, reclusioni disumane e torture corporali e psicologiche, fino ad inviarli al rogo. Filippo il Bello confisca tutti i loro beni terreni ed induce Clemente V a scrivere la Bolla Vox in excelso, del 22 marzo 1312, con la quale l’Ordine è sospeso in tutto il mondo fino ai giorni nostri. Nel 2000 la studiosa Barbara Frale ha scoperto negli archivi segreti Vaticani un documento di eccezionale importanza, si tratta della famosa Pergamena di Chinon con il quale il Papa Clemente V assolveva da tutte le accuse di eresie l’Ordine dei Templari, questo e altri documenti fanno capire come il Papa fosse ostaggio della Monarchia Francese in debito economico con i templari ma anche come, nonostante tutto era consapevole dell’innocenza e del valore di queste persone che lo servivano con fedeltà e che servivano la Chiesa.

Molte sono le ipotesi che ci fanno pensare che l’Ordine sia in certo qual modo sopravvissuto sino ai giorni nostri, alcuni dicono in forma istituzionale ma clandestina, altri pensano che i cavalieri fuggiti all’eccidio siano confluiti in altri ordini o abbiano seguito la regola templare in modo privato e personale. Rimane comunque evidente che nel 1804 Napoleone sente quasi il bisogno di istituzionalizzare una Nobiltà di pensiero e di ideali che si rifà proprio ai Templari e lo fa con una solenne Cerimonia in Notre Dame alla presenza dei Presuli Cattolici e facendo professare ai neotemplari la fede della Chiesa di Roma. .

Da allora, nonostante alcune divisioni ai vertici l’Ordine è tornato ad agire come autorevole interlocutore dei diversi Stati, sovrani e governi intessendo rapporti diplomatici con le Istituzioni civili, militari, religiose, educative, sportive e di volontariato e avendo il riconoscimento delle Nazioni Unite e sopravvivendo alla seconda guerra mondiale con la custodia gelosa dei sui archivi e del tesoro dei suoi rituali che risalgono a Napoleone e alla Cavalleria Medievale. Oggi esistono molti gruppi “Templari” nel mondo che dovrebbero essere giudicati dai “loro frutti” e non per le loro fantasiose ascendenze. Il nostro Ordine si posiziona all’interno dell’antica pianta che ebbe origine da Bernard-Raymond Fabrè-Palaprat in Francia nel XVIII Secolo e che è sopravvissuto sino ai giorni nostri in tutto il Mondo organizzato in piccoli rami (i Priorati generali Nazionali). L’ OSMTHU nacque dalla volontà di vari Priorati Nazionali Autonomi che vollero riunire in un solo spirito i vari gruppi templari che, attraverso un Consiglio Magistrale, elesse il Maestro Mondiale.

L’OSMTHU (Ordo Supremus Militaris Templi Hierosolymitani Universalis) presente non dichiara alcun collegamento diretto o discendenza dall’Ordine dei Templari storico, anche se è possibile tracciare una linea ideale tra l’ordine storico e l’ordine nuovo del XVIII secolo.

I cavalieri moderni sono impegnati a vivere una vita Cristiana sacramentale secondo l’antica regola e secondo l’onore cavalleresco. I membri dell’ordine sono Cristiani secondo la più severa tradizione spirituale ma con un’apertura ecumenica ispirata dallo spirito del Concilio Vaticano II e dal principio dell’universalità della Chiesa Cattolica di Roma.
Diventare Cavaliere oggi non vuol dire indossare un abito anacronistico alla maniera carnevalesca o sentirsi nel medioevo o peggio ancora esaltato ma vuol dire sentirsi vicino agli ideali di Giustizia e verità che il precursore del Signore perseguì nella sua vita. Un cavaliere ha un codice di Onore che è quello del Vangelo e della Cavalleria e rifugge la disonestà, la criminalità organizzata, la corruzione e la violenza in ogni sua forma e fobia.
Un cavaliere è Ricco d’animo e povero di stile, suo monastero è il mondo e la propria famiglia dov’è chiamato ad essere ogni giorno servo della Croce di Cristo ed Araldo delle Beatitudini, un cavaliere non va mai con la massa ma è lievito che fermenta e combatte la buona battaglia del dialogo, dell’amore e della convivenza civile. Un cavaliere è nemico giurato del Male, ha come suo altare e simbolo la Spada la cui doppia lama è come quella della Parola di Dio, distrugge il male per edificare il bene ed è osservante di una libertà di pensiero e laicità dello Stato con il quale non interferisce ma ne osserva le leggi costituzionali.
Quest’anno l’antico capoluogo dei Mazzoni ospiterà per la prima volta il Pellegrinaggio della Perdonanza di Celestino V che istitui a l’Aquila l’annuale Giubileo di Giovanni il Battista, un grande onore per il nostro paese che in tempo di crisi di valori ha bisogno di guardare anche alla Storia per riscoprire l’insegnamento che essa ci da, l’unico patronato del Battista in questa territorio è il nostro, chissà che non ci sia un dimenticato legame tra il Volturno e il Giordano dovuto proprio al passaggio di Monaci o Cavalieri. Il recente ritrovamento di uno scheletro in abiti presumibilmente di un dignitario templare fa pensare ad Izzo che l’ipotesi non è da escludere.
Intanto il 28 Agosto festa di "San Giovanni a Paparara" il Gran Balivato della Magna Grecia con alcuni suoi dignitari e probabilmente con il Priore generale d’Italia parteciperà alla Messa che precede la Processione e al primo tratto di essa facendo Solenne scorta al simulacro del Santo portato dai giovani accollatori e ospiti della bontà del Parroco Lauritano e dell’accoglienza del comitato festeggiamenti in onore del Santo.
Intanto Izzo ha recentemente appreso la sua nomina a ufficiale templare in quanto Superiore della Precettoria Ambrosiana presso l’abbazia di Chiaravalle in Milano, un’altra affascinante avventura che si unisce a quella della sua ultima pubblicazione dedicata al mondo della danza la cui prima edizione è già andata esaurita ( con sorpresa dappprima dell’autore) nelle librerie Italiane.

Tiziano Izzo

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