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mercoledì 15 settembre 2021, di redazione
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La provincia di Caserta è tra le ultime nel risparmio di acqua in Italia
L’acqua è uno dei beni principali per una nazione e lo diventerà sempre più nei prossimi anni. I cambiamenti climatici degli ultimi decenni stanno infatti incrementando il problema della siccità e l’Italia ha già iniziato a fare i conti con la scarsità d’acqua.
In questo articolo andiamo ad analizzare l’utilizzo dell’acqua nelle diverse regioni e province italiane con una particolare attenzione per la provincia di Caserta.
Qual è la situazione dell’Acqua in Italia?
Nel 2020 il consumo di acqua in Italia è stato di 9.5 miliardi di metri cubi, un ammontare davvero elevato se si pensa che equivale a quasi 450 litri giornalieri pro capite. Siamo al primo posto nell’Unione Europea per prelievo di acqua e questo è dovuto principalmente alla ancora troppo alta dispersione delle reti idriche che sfiora il 50%. Questo significa che per ogni litro utilizzato c’è un ulteriore litro che viene sprecato a causa delle reti di distribuzione.
Molte regioni però stanno correndo ai ripari e il risparmio di acqua negli ultimi tre anni è stato il più alto di sempre. In Italia tra il 2017 e il 2020 è stato risparmiato circa il 2,3% di acqua potabile con la regione Liguria prima della classe con una riduzione nell’utilizzo della componente potabile di quasi il 9%. A seguire troviamo Calabria (-8,00%), Friuli Venezia Giulia (-6,86%), Veneto (-4,33%), Basilicata (-4,03%) e Puglia (-3,86%). In settima posizione troviamo invece il Lazio che, nonostante gli ingenti investimenti nelle reti idriche della regione ancora non riesce a diminuire la forte dispersione di acqua, che nelle province di Frosinone e Latina è rispettivamente del 77,8% e 70,3%, le due province peggiori per dispersione d’acqua.
Nelle ultime posizioni per risparmio invece troviamo Emilia Romagna (+1,59%), Trentino Alto Adige (+2,18%) e Umbria (+7,79%) che hanno incrementato notevolmente l’utilizzo di acqua potabile dal 2017.
Il risparmio di acqua nella regione Campania
Andando a confrontare il consumo di acqua nella regione Campania, questo è diminuito rispetto al 2014, ed è aumentato tra il 2017 e il 2020. Se confrontassimo il consumo di acqua nel 2014 con quello nel 2017, notiamo che per la regione Campania questo è diminuito, con una percentuale del -1,39%. È interessante osservare anche come la variazione del consumo di acqua tra il 2014 e il 2020 nella regione Campania sia sotto la media nazionale di -5,71% mentre per quanto riguarda la variazione del consumo tra il 2017 e il 2020 la regione Campania si trova ancora sotto la media nazionale di -2,32%. In particolare, se si volesse stilare una classifica delle regioni italiane più risparmiatrici di acqua nell’arco temporale 2017-2020, la regione Campania ricoprirebbe la 16º posizione con una percentuale del risparmio di 0,30%.
Come sta andando il risparmio di acqua nella provincia di Caserta
Osserviamo più nello specifico la variazione del consumo di acqua per le singole province. Se si considerasse il periodo di tempo tra il 2014 e il 2017, per la provincia di Caserta il consumo di acqua è aumentato, con una percentuale di variazione del 8,41%. Tra il 2014 e il 2020, ultimo anno di rilevazione dell’Istat, il consumo di acqua potabile di Caserta è aumentato. Prendendo invece a riferimento l’arco temporale 2017-2020, il consumo di acqua per la provincia è ancora aumentato. In particolare, la variazione di consumo tra il 2014 e il 2020 per la provincia di Caserta si trova sotto la media nazionale di -5,71% e per quanto riguarda la variazione tra il 2017 e il 2020, la provincia di Caserta è di nuovo sotto la media del paese che ha fatto registrare un decremento del -2,32% a livello nazionale. Inoltre, facendo una classifica delle province che hanno risparmiato più acqua tra il 2017 e il 2020, la provincia di Caserta occupa la 103º posizione con una percentuale del risparmio di 12,49%. Le possibili soluzioni alla carenza d’acqua
L’acqua è un bene che troppo spesso diamo per scontato ma l’oro blu sta iniziando a diventare sempre più prezioso. È di pochi mesi fa la notizia che sulla borsa americana verranno lanciati degli strumenti finanziari proprio sull’andamento del prezzo dell’acqua.
Gli investimenti nella Penisola sono aumentati del 17% rispetto al 2017 e continueranno a crescere nei prossimi anni, cercando di arginare gli effetti del cambiamento climatico, così come si sta già facendo nel mercato dell’energia.
Un’ ulteriore speranza viene dal Recovery Plan che contiene al suo interno tutta una serie di investimenti per riuscire a risolvere il problema delle reti idriche in Italia, specialmente al sud. La penisola sembra infatti essere divisa in due diverse realtà, con il mezzogiorno che soffre di una elevatissima dispersione. Proprio la perdita dell’acqua prima del suo effettivo utilizzo rischia, nei prossimi anni, di mettere in ginocchio tutto il settore primario del meridione con l’agricoltura e l’allevamento principali utilizzatori di acqua.
La risoluzione del problema non è semplice da trovare poiché gli effetti del cambiamento climatico, che influiscono sulla siccità e sugli incendi, sono ancora incerti. Bisognerà mettere in campo nuove politiche per scongiurare lo spreco di acqua sia a livello nazionale sia nella quotidianità di ognuno di noi.
Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/risparmio-acqua-italia/
Regione | Riduzione utilizzo acqua 2017/2020 |
Liguria | -8,91% |
Calabria | -8,00% |
Friuli Venezia Giulia | -6,86% |
Veneto | -4,33% |
Basilicata | -4,03% |
Puglia | -3,86% |
Lazio | -3,74% |
Sardegna | -3,66% |
Marche | -3,55% |
Toscana | -3,46% |
Lombardia | -1,82% |
Sicilia | -1,81% |
Piemonte | -1,43% |
Valle d’Aosta | 0,08% |
Abruzzo | 0,22% |
Campania | 0,30% |
Molise | 0,76% |
Emilia Romagna | 1,59% |
Trentino Alto Adige | 2,18% |
Umbria | 7,79% |