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lunedì 12 aprile 2010, di redazione
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Ogni qualvolta si presenta un tema caldo all’opinione pubblica c’è qualcuno che, esulando dal tema stesso e mangiando cavoli a merenda, tira in ballo questo sito cercando di coinvolgerlo in inutili e pretestuose polemiche.
L’accusa è sempre la stessa: “grazzaniseonline non è imparziale”, oppure “tifa (o tira) per una parte politica” (un lettore ci accusò tempo addietro di “essere per Peppe il rosso”), o ancora “è gestito da socialisti e comunisti”, come si è espresso avventatamente un personaggio politico, ritenendo di usare dei brutti epiteti.
Anziché commentare, confutare o ribattere i contenuti si rivolgono accuse gratuite al contenente, magari celandosi dietro l’anonimato (non tanto anonimo), molto comodo per distribuire insulti a dritta e a manca e per sfuggire al contraddittorio.
Francamente questa tiritera ci è venuta un po’ a noia quindi una volta per tutte (si spera) siamo costretti a ribadire alcuni concetti molto semplici, accessibili anche ai più testardi:
1) Il sottoscritto ha le sue idee politiche, filosofiche, sociali, i suoi gusti culturali, sportivi, gastronomici, le sue aspirazioni umane, la sua piccola storia di servizio, ecc. ecc. ecc... C’è qualcuno che vuole negargli il diritto di pensare con la sua testa, secondo canoni appresi con lo studio e l’esperienza?
2) Il portale grazzaniseonline, al contrario del suo gestore, non ha idee, è apartitico, non è un organo di partito ma uno strumento di servizio offerto ai cittadini con fatica ed esborso di denaro.
3) Si può discutere se questo sito possa essere migliorato. Il sottoscritto è il primo a riconoscere che potrebbe essere più ricco di contenuti e più articolato nelle informazioni. Ma le forze sono queste e almeno per il momento non è possibile far meglio sotto questo aspetto.
4) Non può essere messa in dubbio la sua correttezza formale e sostanziale verso tutto e tutti (per qualcuno è addirittura troppa).
5) Non può essere messo in dubbio il fatto che il sito, in quanto al servizio del paese e non di una idea politica, tantomeno di uno schieramento e di un personaggio, è a disposizione di tutti, singoli cittadini, associazioni, forze politiche, istituzioni, ecc. L’unica preoccupazione in cima ai pensieri di chi lo tiene in vita è quella di fare le cose al meglio, con coscienza e serietà.
6) Non può essere messo in dubbio che in tale predisposizione d’animo gli articoli e lo spazio dedicato a fatti ed esponenti della parte politica ritenuta contraria alle idee del sottoscritto siano stati fino ad oggi di gran lunga superiori a quelli dedicati allo schieramento politico ritenuto più vicino. Basta consultare l’elenco degli articoli per verificarlo.
7) Se poi ci si riferisce alla politica locale qui la risposta è ancora più semplice. Si è preferito, da parte di alcuni, privilegiare certi organi di stampa (della cui equidistanza ci sarebbe da ragionare!). Ci auguriamo che le cose cambino in futuro. Per noi non è un problema. Con tutto il rispetto per gli altri organi di informazione, nell’ultimo periodo possiamo vantare una media di visitatori singoli che si avvicina alle diecimila unità al mese. A questi visitatori vengono risparmiate molte notizie fasulle che il giorno dopo trovano smentita nei fatti.
Infine, un’altra questione agita quelli che ragionano con i paraocchi. Intendiamo parlare dei sondaggi. Tra i più critici includiamo alcuni che in realtà ne hanno prima abusato. Ma questo è un capitolo che non vogliamo aprire in questo momento.
Rimaniamo in un campo più normale. Addirittura il lettore l. Papararo, che peraltro ringraziamo per la correttezza del suo intervento, arriva a dire che “questa redazione benché lascia spazio a tutti comunque a mio parere è di parte e lo dimostrano i pseudo sondaggi effettuati durante la campagna elettorale”. Che c’entra l’imparzialità con la proposta di un sondaggio ci è difficile capire.
Alle varie critiche risponde benissimo il lettore “Incapato” illustrando tecnicamente che cosa c’è dietro un sondaggio e dando anche una spiegazione plausibile di un certo risultato. Per parte nostra aggiungiamo che:
a) Il sondaggio è un mezzo per far partecipare i lettori al tema del giorno.
b) Esso non ha alcuna pretesa di scientificità ( e lo abbiamo scritto nel sondaggio sul voto) in quanto si rivolge a una platea indistinta di persone (Come si sa, le rilevazioni che hanno una qualche attendibilità vengono fatte tenendo conto delle varie fasce d’età, del sesso, della residenza, delle categorie lavorative, del titolo di studio, ecc..).
c) Da un punto di vista informatico i vari sistemi in uso non permettono a chi lo ha già fatto di reiterare il voto. Tuttavia tutto può essere aggirato. Ci sono hacker che sono entrati nei sistemi di sicurezza degli Stati Uniti, che volete che sia un programmino come quello che usiamo noi?
d) Ferme restando tutte le considerazioni del punto b) questi sondaggi possono avere un piccolo valore se chi vi partecipa lo fa in modo corretto. Non è il portale ad essere in difetto ma è una piccola minoranza di utilizzatori che spesso non ha rispetto per gli altri. Come rimediare? Non proponiamo più inchieste? Sarebbe come dire non giochiamo più a calcio perché ci sono quattro imbecilli che creano casini.
L’abbiamo fatta un po’ lunga, forse, ma era necessario, pur consapevoli che le accuse di faziosità o di parzialità che abbiamo cercato di confutare, fatalmente, implacabilmente torneranno quanto prima a manifestarsi.
frates