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Rifiuti pericolosi rinvenuti lungo il canale ’Fiumarella’

domenica 24 aprile 2016, di redazione


S. Maria la Fossa - A seguito dell’ennesimo monitoraggio ambientale effettuato in data 21 aprile 2016 in agro del comune di S.Maria la Fossa, appena sul confine delle abitazioni del comune di Grazzanise, in una stradina di fronte il cimitero cittadino sulla SP 333,che costeggia il canale denominato “Fiumarella” , volontari D.E.A hanno individuato un area su piu punti del perimetro della suddetta strada su cui soggetti ignoti hanno smaltito illecitamente ingenti quantitativi di lastre rotte in fibrocemento contente amianto nella volumetria approssimativa di oltre 2 Tonnellate di materiale cancerogeno,inoltre abbiamo accertato la presenza di pneumatici fuori uso,guaine bituminose contenete carbone,cumuli di inerti di demolizioni,tantissimi materiali plastici,ingombranti , e altri materiali pericolosi dati alle fiamme con conseguenti roghi tossici. A nostro parere lo smaltimento illecito per cui si procede è frutto di reiterate azioni susseguitesi nel tempo in epoca risalente a un arco temporale di almeno 5 anni,e in epoca recente. Si tratta di elementi che si pongono a fondamento dell’insufficiente azione di vigilanza sia preventiva che in itinere. Viste le condizioni di elevata precarietà ambientale sicuramente non più procrastinabile nel tempo, si chiedono interventi di messa in sicurezza di emergenza e di bonifica dello stato dei luoghi. La salute dei cittadini dovrebbe essere una priorità reale, il nostro territorio ha già pagato tanto e conta troppi morti e ammalati di tumore. Inoltre va evidenziato che S.Maria la Fossa rientra nei comuni sottoscrittori al patto terra dei fuochi e in conformità a quanto previsto dalla normativa vigente sottoscritta a tutela della salute pubblica e dell’ambiente ciò dovrebbe portare ad effettuare con tempestività gli interventi di rimozione di rifiuti di qualunque natura o provenienza,giacenti sulle strade e aree pubbliche o soggette ad uso pubblico. E allora perché ciò non avviene nonostante il governo ha stanziato milioni di euro per questi comuni sottoscrittori al patto terra dei fuochi per cercare di contrastare e di sradicare il fenomeno dello smaltimento illecito e l’accensione dei roghi tossici?. E allora perché quelli e altri rifiuti pericolosi continuano a persistere li dove sono da anni?.

Co. Sta.

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