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Pompe di sollevamento nella V traversa Battisti: residenti esausti

Le pompe non funzionano e fogne intasate per 70 famiglie: oggi l’ennesimo intervento degli lsu

mercoledì 17 dicembre 2014, di Peppe Florio


GRAZZANISE – Che le pompe di sollevamento della V traversa di via Cesare Battisti siano inadatte alla funzione cui sono state destinate è un dato di fatto che, stanti le cose, è impossibile negare; sulle ragioni che spingono l’ente a non intervenire in maniera permanente, invece, già c’è più margine di opinabilità.

La traversa, che si dirama, lungo il suo corso, in una serie di vicoletti ed è, nel complesso, sottoposta al livello della strada principale, ospita un vero e proprio rione di “recente” lottizzazione, per un totale di oltre una 70ina di nuclei familiari residenti. All’inizio della traversa, pochi metri prima dello sbocco sulla Cesare Battisti, si trova una vasca, dove confluiscono i reflui di tutti i residenti e in cui sono istallate 2 pompe di sollevamento, che hanno lo scopo di portare le acque nere dal livello più basso della traversa a quello più alto della provinciale. Di queste due pompe, una (quella a sinistra per chi entra nella strada) non è in funzione da 3 mesi, l’altra, invece, si blocca di continuo, costringendo, anche più volte in una settimana, i lavoratori socialmente utili ad interventi con urgenza. Quando la pompa si blocca, infatti, il livello della rete fognaria sale in tutta la traversa, impedendo alle fosse biologiche dei residenti di scaricare nella condotta e andando ad arrestare, nelle abitazioni, tutto il ciclo delle acque nere. In caso di pioggia forte, invece, come altre aree sotto-elevate del paese e in assenza di pompe in grado di far defluire più velocemente l’acqua, la traversa si allaga.

Una situazione vergognosa, così come denunciano anche alcuni residenti ormai esausti e come lamentano anche gli lsu, che, sebbene non rientri nelle loro mansioni, sono costretti a tirare fuori dai liquami la pompa e a liberarla dai materiali che ne hanno compromesso il funzionamento. Questa situazione si perpetua ormai da circa 2 anni, da quando, cioè, durante il mandato del commissario monocratico Vittoria Ciaramella, furono sostituite dopo 15 anni le precedenti pompe di sollevamento, che, a quanto pare, non avevano mai dato problemi di questo tipo. Le attuali pompe, come fu confermato a settembre dello scorso anno dall’ufficio lavori pubblici, che aveva assicurato una pulizia mensile delle pompe (nei fatti si sta intervenendo con maggiore frequenza), quando si intasano attivano un sistema di sicurezza che le fa spegnere in automatico. Secondo quanto sostengono alcuni residenti, però, le pompe attuali non sono adatte, in quanto pompe per “acque grigie" (ovvero acqua proveniente dagli scarichi di docce, vasche, lavabi e bidet dei bagni, lavelli e lavastoviglie delle cucine, lavabiancherie o lavatrici delle lavanderie) e non per “acque nere” (vale a dire le acque provenienti dai wc). Le precedenti pompe, inoltre, erano dotate di lame che tagliavano i materiali solidi in ingresso, evitando problemi.

Questo pomeriggio l’ennesimo intervento urgente dei lavoratori socialmente utili. Quando si provvederà ad interventi permanenti?

Peppe Florio

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