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POLITICA

Sono cambiati i mezzi ma la sostanza è sempre la stessa

La politica come aggressione

giovedì 10 settembre 2009, di redazione


Grazzanise - Pare che i modi del dibattito politico del nostro paese non debbano mai cambiare: accuse e controaccuse, ai limiti dell’insulto e della calunnia. Nulla di nuovo rispetto al passato. Sono cambiati solo i mezzi a disposizione. Circolano volantini e comunicati i quali nulla aggiungono di positivo al dibattito ma servono solo a diffondere veleni e a guastare i rapporti personali.
Qualcosa arriva anche a noi e per dovere di cronaca mettiamo in linea nei limiti del possibile. Ma affinché questo portale non venga considerato solo un contenitore di comunicati e di sfoghi senza contraddittorio ci permettiamo di avanzare una osservazione, una domanda e una esortazione anche alla luce dell’ultimo testo inviatoci dal numero uno di Liberazione Democratica.

1- osservazione:
E’ vero che la lettera di invito di Lib Dem a Marcello Vaio e Giuseppe Raimondo non è stata resa pubblica dal mittente, ma è perlomeno ingenuo pensare che il suo contenuto non venisse messo a conoscenza di Pezzera e non si diffondesse in giro, atteso che all’ultima iniziativa politica (o manovra, se si vuole) partecipassero quattro gruppi.

2 - domanda:
Come mai dall’invito di Lib Dem è stato escluso non solo Pezzera, "reo" di aver "destabilizzato il movimento" con la sua iniziativa condivisa da altri tre gruppi politici, ma anche il Partito Democratico?

3 - esortazione:
Il nostro paese non ha bisogno di rancori e attacchi personali ma necessita di discutere dei problemi reali della gente, cercando un minimo di condivisione.
Se per Max Weber la politica non è che aspirazione al potere e monopolio legittimo dell’uso della forza, noi preferiamo la definizione che ne dà Aristotele, secondo cui la politica è l’amministrazione della "polis" per il bene di tutti, la determinazione di uno spazio pubblico al quale tutti i cittadini partecipano.
Pertanto rivolgiamo a tutte le forze in campo e a tutti i protagonisti l’invito a rimanere alti, a discutere con moderazione evitando toni da crociata e insulti. Fino ad oggi non abbiamo saputo di nessuna proposta da nessuna parte per la risoluzione dei problemi di Grazzanise.
La gente vorrebbe sapere non solo chi gareggerà in qualità di candidato a sindaco ma che cosa si ha in mente di fare per l’occupazione, i servizi, l’arredo urbano, il piano regolatore, gli incentivi allo sviluppo, il traffico, la vita cittadina, le infrastrutture in vista dell’areoporto, ecc.

Restiamo in attesa di documenti e proposte e saremo lieti di pubblicare ogni contributo in tal senso.

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