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Emergenza rifiuti. Papa: la provincia di Caserta deve attuare un valido ciclo integrato dei rifiuti. Ora non ci sono più alibi.

giovedì 28 ottobre 2010, di redazione


Santa Maria La Fossa – Il presidio dei sindaci casertani presso la discarica di San Tammaro ha retto all’urto delle preventivate 400 tonnellate di rifiuti che avrebbero dovuto arrivare dalla città di Napoli e dal suo hinterland. All’indomani della scadenza (del 26 ottobre) dell’ordinanza Caldoro, non più reiterabile per disposizione del TAR Lazio dinnanzi al quale la provincia di Caserta aveva impugnato il provvedimento, solo poche centinaia di tonnellate di rifiuti solidi urbani provenienti da fuori provincia sono stati scaricati nella mega discarica santammarese.
Forse 200 – 250 tonnellate in tutto – ha dichiarato, infatti, il sindaco Antonio Papa – sono state scaricate. Una quantità che non mette in crisi e non satura la discarica provinciale di San Tammaro, che potrà continuare ad accogliere i rifiuti provinciali, in linea con il principio della provincializzazione del ciclo integrato di rifiuti”.
Dunque la discarica santammarese potrà continuare ad accogliere i rifiuti provinciali per altri due anni: tempo occorrente per avviare e portare a completamento un valido ciclo integrato dei rifiuti del tutto autonomo a livello provinciale. “La provincia di Caserta – argomenta il sindaco Antonio Papa – non avrà più alcun alibi nel caso che nei due anni che ancora ci restano, non riuscirà a mettere su un valido ciclo dei rifiuti provinciale in linea con il principio della provincializzazione dei rifiuti”.

Co. sta.

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