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Truffe ai danni di giovani disoccupati. 21 arresti

martedì 19 giugno 2018, di redazione


Questa mattina, all’esito di indagini coordinate dalla Procura di Napoli Nord, i Carabinieri del Reparto Territoriale di Aversa (CE) hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare d ella custodia in carcere e degli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli Nord, nei confronti di 21 persone per il reato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa.

Il provvedimento cautelare è il risultato di una complessa indagine - condotta dai Carabinieri della Stazione di Parete (CE) dal mese di settembre 2016 al mese di ottobre 2 017 - nella quale sono confluiti una pluralità di procedimenti pendenti presso questa Procura non ché altri Uffici giudiziari del territorio nazionale.

L’attività info-investigativa ha consentito di delineare l’esistenza di una strutturata e ramificata associazione per delinquere, avente base operativa in Parete (CE) ed attiva su tutto il territorio nazionale, e di individuarne il peculiare modus operandi. Le vittime - soprattutto giovani donne in cerca di occupazione lavorativa che inserivano le proprie richieste sui siti internet fornendo anche il proprio recapito - venivano contattate telefonicamente dagli indagati che, qualificandosi come dipendenti del sito internet sul quale veniva pubblicato l’annuncio oppure come avvocati e/o agenti della Polizia Postale, ingeneravano negli inconsapevoli inserzionisti la falsa rappresentazione di controversie giudiziarie ai loro danni, paventando loro il rischio di inesistenti sanzioni amministrative e /o penali dovute a presunte irregolarità nell’inserimento dell’annuncio.

Agli inserzionisti veniva, infine, prospettata la necessità - per evitare tali sanzioni - di corrispondere somme di denaro (mediamente ammontanti ad euro 2.000,00) su carte postepay appositamente attivate dagli appartenenti al sodalizio criminale. I profitti illeciti ottenuti dall’organizzazione, per quanto finora già accertato, ammontano ad una somma di circa 134.000,00 euro riferibili ad 80 episodi perpetrati complessivamente in ben 42 diverse province italiane.

Co. Sta.

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