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Parco Saurino, Papa: il comune si costituirà parte civile

sabato 10 settembre 2011, di redazione


S. Maria la Fossa - “Nel caso di rinvio a giudizio dei quattordici tra amministratori, commissari e prefetti che dal 2006 hanno gestito la discarica di Parco Saurino, il comune si costituirà senz’altro parte civile”. E’ quanto annunciato nei gironi scorsi dal primo cittadino di Santa Maria La Fossa Antonio Papa.
Omissione in atti di ufficio, avvelenamento delle acque, disastro ambientale, queste le accuse ipotizzate dalla Procura di Napoli a carico delle quattordici persone che si sono avvicendate a vario titolo nella gestione di Parco Saurino. “L’amministrazione da me retta fin dall’inizio ha ingaggiato una dura battaglia affinché si facesse finalmente luce sulle responsabilità di questo che è un vero e proprio scempio ambientale, una ferita, uno sfregio all’intero territorio fossataro. Non a caso – continua Papa – dei cinque punti del nostro programma elettorale, i due più importanti sono proprio la legalità e l’ambiente. Ora è venuto il momento di tenere duro, di continuare a lavorare al fianco delle istituzioni nella ricerca dei responsabili di questo scempio ambientale”. Ma intanto, denuncia Papa “l’inoperosità o, per meglio dire l’omissione, di chi doveva provvedere ha fatto si che in alcuni momenti le campagne circostanti la discarica fossero inondate dal percolato. Circostanze prontamente da noi denunciate”.
Ma i problemi ambientali del territorio fossataro non sono limitati alla sola discarica di Parco Saurino. C’è ancora il sito di Ferrandelle. Quest’ultimo è un sito di trasferenza e non una discarica. La differenza è notevole: si tratta di un sito realizzato sull’onda dell’emergenza e realizzato per affrontare temporaneamente il problema. Per maggiore chiarezza: il fondo delle vasche dove sono allocati i rifiuti non è idoneo a trattenere gli stessi per lungo tempo, con la quasi certezza che, nel tempo, il fondo possa cedere sotto il peso dei rifiuti, con le immaginabili conseguenze di inquinamento per le falde acquifere sottostanti. “Siamo coscienti – ha dichiarato Papa – che prima o poi dovremo affrontare anche le problematiche legate a questo sito. Noi continueremo a batterci e a segnalare anomalie e lo faremo unicamente nell’interesse del territorio e della salute dei cittadini fossatari”.

Co. Sta.

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