Grazzanise oggi  Numeri utili  I nostri Caduti  Ris. elettorali  Trasporti  Differenziata  | Meteo |

Grazzanise on Line

Home page > Ambiente > Ma che Natale è questo?

Ma che Natale è questo?

giovedì 27 dicembre 2007, di redazione


Ma che Natale è questo? Non si ricorda una fine d’anno più triste di quella attuale. I problemi che ci attanagliano sono tali e tanti che nutrire la speranza di una vita migliore sembra un vano esercizio.
A voler enumerare tutte le cose che non vanno in questa nostra Italia, soprattutto in questa nostra regione, non si ha che l’imbarazzo della scelta.
Il quadro appare quanto mai desolante a cominciare dalla politica.
Uno schieramento che ha fatto tabula rasa di ogni certezza e di ogni regola, che ha messo fuori uso il sistema economico e le regole democratiche e ha avvelenato la vita civile, una volta all’opposizione non fa altro, da mesi, che invocare monotonamente la caduta del capo del governo.
A sua volta il governo e la maggioranza sembrano un pollaio pieno di galli, divisi su tutto, anche sul niente, pur di apparire, pur di partecipare a quella meschina, indecente e rivoltante processione all’interno dei tg.
Una classe politica, ad ogni livello, da Roma al più sperduto comunello di montagna, unicamente occupata a gestire il potere a proprio tornaconto e ad arraffare e ostentare quanti più privilegi è possibile. Una miriade di carneadi che si atteggiano e si comportano come signorotti.
Stragi continue e orrende sulle strade e nelle case, alla faccia degli autovelox che servono solo a spillare soldi e della supposta salute della famiglia italiana.
Guerre militari, guerre di religione, guerre di mafia.
Episodi vergognosi di razzismo perpetrati nell’indifferenza, e forse nel consenso, di tutti, soprattutto tra i parvenus, tra quelli che fino a ieri erano sparsi per il mondo alla ricerca di un tozzo di pane. Tanto avvelenata è la vita sociale che siamo tutti ripiegati sulla sicurezza del focolare domestico, che vediamo il nemico dappertutto e in chiunque, che siamo disposti a girare lo sguardo dall’altra parte quando istituzioni democraticamente scelte usano concetti e azioni degne di noti regimi dittatoriali e razzisti.
L’Etica è la grande assente nell’Italia attuale, etica politica, economica, etica del lavoro, etica sociale. Tutto si fa in nome del dio denaro, solo in base a presunti diritti e mai nella coscienza del dovere. Tutte le nostre azioni sono guidate dall’istinto, dall’egoismo, dalla prevaricazione, dall’imbroglio. A guardarsi intorno sembra non funzionare nulla. Il lavoro sempre più precario e pericoloso, i trasporti degni di un periodo bellico, la scuola come ghetto delle frustrazioni e fotocopia della società coi suoi bulli e i suoi vandali, senza offesa per i Vandali. Un’Italia al declino, una fine secolo in ritardo, un nuovo medioevo in agguato.
Ma l’immagine più emblematica di questo declino è quella che si vede per le strade di tutta la regione. Un territorio fra i più belli del mondo diventato una discarica infinita. La munnezza che ci invade, ci colpisce, ci fa ammalare, ci rende cattivi. La munnezza che ci sommerge sempre più, la munnezza che ha arricchito la malavita, che ha arricchito la politica, che sta distruggendo la nostra vita. Siamo la pattumiera d’Italia e quel che è tragico è che non si vede via d’uscita.
In questi giorni paesi e città sono pieni di luminarie e con la munnezza che arriva ai primi piani delle abitazioni, con il fumo degli incendi appiccati da criminali quanto ignoranti piromani. Un’immagine che neppure il più futurista dei cineasti avrebbe potuto immaginare. Segni di festa che fanno tristezza, invece di trasmettere gioia manifestano un senso di impotente incoscienza. La decenza avrebbe dovuto consigliare alle amministrazioni, a tutte le amministrazioni, di spegnere le luci in segno di lutto. Perché negli orrori che ci circondano e nella munnezza che ci sta soffocando è morta la nostra dignità.

frates

Rispondere all'articolo

 


Monitorare l'attività del sito RSS 2.0 | Mappa del sito | Area riservata | SPIP | modello di layout