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Vaio: "9 nomi, ma non si esclude un’alleanza"

In questa corsa alle alleanze giuste, resterà spazio per scrivere dei programmi condivisi?

martedì 21 aprile 2015, di Peppe Florio


GRAZZANISE – Alla presentazione delle liste mancano una decina di giorni e, a parte Senso Civico, Campi Stellati e Nuovi Orizzonti (che dovrà far sapere come gestirà il/la candidato/a in esubero che si ritrova) che hanno già annunciato i nomi dei propri candidati e, comizio dopo comizio, stanno già presentando parti di programma, gli altri, almeno in apparenza, stanno prendendo le cose con più calma, proseguendo con un lavoro sotterraneo.

Se, infatti, con il brindisi della scorsa settimana sembra essere sancita l’alleanza tra Costruiamo il futuro di Giuseppe Raimondo e Terra nostra di Vito Gravante, che nel 2010 hanno giocato l’un contro l’altro, ancora poco si sa su quella che potrebbe essere l’articolazione interna alla lista e altrettanto poco si sa dei programmi.

Ancora un punto interrogativo, invece, sul futuro de Il volo di Marcello Vaio. Il geometra, che aveva liquidato ogni ipotesi di alleanza con Gravante e Raimondo, ora sembra essere ritornato sui propri passi. “Per ora siamo soli, ma non si esclude un’alleanza con forze che vogliono lavorare per il paese” ha dichiarato oggi, assicurando che la decisione definitiva sarà presa nei prossimi 2 o 3 giorni (e sarebbe pure ora, visto che, l’eventuale nuovo gruppo si ritroverebbe a concordare un programma in circa una settimana). In ogni caso “Il volo” già avrebbe 9 nomi, un numero sufficiente per presentare la candidatura. In realtà Vaio non ha fatto riferimento esplicito a Raimondo e Gravante, ma, una volta esclusi Nuovi Orizzonti, Senso Civico e Campi Stellati, restano fuori i due socialisti e La Svolta, che, come forza di centrodestra, sarebbe sul piano teorico quella più vicina a Vaio, se non fosse per tutta la recente storia locale, che potrebbe distogliere il geometra da un passo del genere.

A chiudere il quadro resta poi “La Svolta” di Pietro Parente, che, nel segno della continuità, vuole provare a riportare in auge il nome della lista che, dal 2000 al 2012 ha retto ininterrottamente le sorti del paese, interrotta poi dal commissariamento ordinario, prima, e dallo scioglimento per infiltrazione camorristica, dopo. Ancora poco si sa su nomi e programma, che dovranno essere necessariamente essere resi noti fra poco più di una settimana.

A questo punto una domanda sorge spontanea: in questa corsa alla ricerca dell’alleanza giusta per arrivare ai numeri necessari per ottenere la maggioranza o almeno un seggio in opposizione, resterà un po’ di tempo per scrivere un programma condiviso? Oppure il gruppo di colui che, nell’ambito di queste possibili alleanze, sarà scelto come candidato sindaco comune imporrà il proprio? Sono interrogativi che reputiamo legittimi e sui quali ci attendiamo una risposta plausibile, non appena le acque si saranno calmate.

Peppe Florio

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