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giovedì 11 dicembre 2008, di redazione
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Un’altra tegola sui consumatori. L’Agcom (Autorità Garante per le Comunicazioni) ha autorizzato la Telecom ad aumentare il canone di 1,26 euro al mese a partire dal 1 febbraio 2009. Si passerà, quindi, dagli attuali 12,14 euro a 13,40 euro.
Con la manovra tariffaria odierna Telecom incasserà 160 milioni di euro in più all’anno, secondo l’Ansa.
Vengono così affossate le speranze di una abolizione totale del canone. Questo balzello a cui le famiglie sono costrette, usino o meno il telefono, appare totalmente ingiustificato, anche se lo fanno passare come corrispettivo di nuovi investimenti e miglioramenti del servizio.
Si paga per nulla. Solo avere la linea costa 160 euro fissi all’anno (per rendere l’idea, l’abbonamento alla TV, anch’esso odioso, ammonta a 106 euro, ma almeno si usufruisce di un servizio).
Tutto ciò è contro ogni logica. Le proteste dei consumatori si moltiplicano, così come le petizioni. Anche su questa pagina, nella colonna a destra, è possibile trovare un link per firmarne una. Temiamo, però, che ciò non basti ad imporre alla Telecom di eliminare il canone una buona volta. Ci vuole ben altro. Tuttavia niente va lasciato di intentato, è sempre bene far sentire la prorpria voce: firmare petizioni, interessare le associazioni dei consumatori, tirare la giacca ai propri politici di riferimento.
Le speranze sono nulle ma non si sa mai. Ne sanno qualcosa quelli che hanno firmato la petizione contro gli autovelox.
frates