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La Filodrammatica Tre Grazie alle prese con le Pillole di Ercole

domenica 22 marzo 2009, di redazione


Grazzanise - Ieri sera è andata in scena per i soci e gli ospiti, nella sala-teatro della Scuola Media ’F. Gravante’ (e sarà replicata questa sera per la cittadinanza), la commedia "Le pillole di Ercole", tre atti di M Hennequin e F. C. Bilhaud, ad opera della Filodrammatica Tre Grazie.

Si tratta di una commedia del 1904 che ha avuto anche vari adattamenti televisivi. Nella sua versione originale è ricca di colpi di scena, equivoci, è leggera, vivace e, in considerazione del tempo, abbastanza fuori le righe. Si allontana un po’, quindi, dal tradizionale repertorio napoletano-popolare della filodrammatica.

La regia, di cui è titolare Raffaele Caianiello, segue più o meno le versioni italiane esistenti adottando qualche accorgimento parzialmente riuscito. Ad esempio appare indovinata, anche per la buona caratterizzazione data al personaggio, la parte dell’infermiere Giuseppe (Giuseppe Tescione). Anche la trasposizione della vicenda in territorio napoletano, dove esistono impianti termali, può essere considerata accettabile.
Ci sembra meno convincente, invece, l’adozione del personaggio C. Paternò (Eugenio Raimondo), trasformato da ricco possessore texano di petrodollari che pur di fare affari rinuncia alla sua vendetta nei confronti del medico Passalacqua (Gino Palumbo), reo di averlo reso becco, in un siciliano con coppola. E si sa che il cliché del siciliano tipo prevede la difesa dell’onore a oltranza, accompagnata da penuria finanziara. Mal si concilia, quindi, in questo personaggio (senza contare la difficoltà di utilizzare un registro linguistico a cui non siamo abituati) l’onore col business.

A parte ciò i protagonisti ce l’hanno messa tutta per rendere godibile e fruibile un lavoro che presenta molte difficoltà di interpretazione e di movimento scenico per degli attori dilettanti.
Senza far torto agli interpreti più ’anziani’ (Giovanni Petrillo, le cui sembianze e gesti ricordano vagamente il grande Gilberto Govi, Pasquale Raimondo, sempre mattatore, Marta Raimondo, Giovanna Zampone, Francesco Tessitore, Vittorio Massaro, Giovanna Pezzera, che sa calarsi con maestria in ogni tipo di parte, oltre ai già citati) ci piace ricordare in questa occasione tre giovani, cioè Mariaelena Caianiello, Emma Rullo e Filomena Florio che hanno reso molto bene i rispettivi personaggi.
Vale la pena di ricordare anche chi ha lavorato dietro le quinte come Sara Di Stasio (trucco) e Graziella Pezzera (costumista). Da notare, infine che lo spettacolo di ieri e anche la replica di stasera, servono a raccogliere fondi in favore dell’Associazione ’Cuore’, di Mondragone (pres. Saverio Zito) che intende acquistare un macchinario per le cellule staminali.
Sulla base delle reazioni del pubblico di ieri sera siamo certi che il divertimento è assicurato.

franco tessitore

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