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Le questioni del nuovo cimitero e delle bollette della nettezza urbana

L’opposizione incontra la cittadinanza

Una componente politica decide, all’ultimo momento, di non presentarsi.

sabato 24 marzo 2007, di redazione

GRAZZANISE - Dopo l’intesa in vista della formazione di una nuova aggregazione politica per le prossime consultazioni amministrative, alcune delle forze di opposizione nel consiglio comunale di Grazzanise hanno dato appuntamento alla cittadinanza per dibattere due problemi che tengono banco in questo periodo nelle discussioni pubbliche, cioè il nuovo cimitero e le bollette del servizio di nettezza urbana.

Erano presenti alla manifestazione, svoltasi nell’aula magna della scuola media ‘F. Gravante’, i consiglieri Carlo Parente e Marcello Vaio (ex sindaco), per la lista Insieme per Crescere, Vito Gravante e Raffaele Pezzera per la lista Alternativa Democratica. Hanno disertato la riunione all’ultimo momento i rappresentanti di Alleanza dei Valori, gruppo che pure figurava in calce al manifesto informativo. C. Parente ha assunto il ruolo di moderatore dando la parola ai due capigruppo che si sono alternati negli interventi. Sul primo tema, il cimitero, V. Gravante ha tracciato una piccola cronistoria dell’iter che ha seguito la pratica, sottolineando che sono trascorsi ben sette anni dalla prima approvazione del progetto. In questo lasso di tempo nel comune di Cancello Arnone una analoga opera è già in fase di realizzazione. Ma quello che suscita lo stupore del rappresentante di Alternativa Democratica è il fatto che si è iniziato con un progetto in autofinanziamento e si è proseguito con un project financing con una lievitazione dei costi eccessiva e quindi con un prezzario a carico dei cittadini che vede una differenza anche di 500 euro a loculo rispetto ai prezzi della cittadina confinante. Egli ha pure ricordato che il Sindaco annunciò in un comizio del 2002 che avrebbe realizzato l’opera entro pochi mesi invece al giorno d’oggi è tutto bloccato. Si è chiesto con enfasi:”Il project financingnon è andato in porto: è stato merito dell’opposizione che l’ha bloccato o demerito dell’Amministrazione che non è stata capace di realizzarlo?”. E qui ha aggiunto che c’erano le possibilità di avere dei finanziamenti regionali se solo si fosse fatto un progetto serio, ad esempio attrezzando un impianto per la cremazione e riservando un’area ai cittadini di altre religioni. Prendendo a sua volta la parola, M. Vaio ha sottolineato l’importanza dell’opera che sta a cuore a tutti ma rilevando che si è passati da una estensione di 23000 a una di 38000 metri quadri, con un aumento dei costi da 36000 a 85000 euro. Egli ha pure contestato la convenzione con la società finanziatrice per una gestione trentennale. “Facciamo un’atra Eco4”, ha aggiunto. Quindi Vaio è passato ad esaminare il progetto dal punto di vista economico affermando che la mera costruzione dell’opera costerebbe anche meno del 50% della somma totale, per cui la cosa migliore sarebbe stata quella dell’autofinanziamento.

Ma i cittadini presenti erano più interessati al secondo problema, quello delle bollette del servizio di nettezza urbana. E qui i due esponenti politici sono andati giù duro. M. Vaio ha letto uno stralcio di verbale che riportava una sua dichiarazione di contrarietà quando fu decisa la privatizzazione del servizio. Ha sottolineato il fatto che tale servizio costa attualmente 900.000 euro e che si è arrivati a questa cifra sia per l’aumento del costo della discarica, sia per l’eccessivo numero di assunzioni di netturbini a carico dell’ente, lanciando la proposta di costituire un tavolo di concertazione con i rappresentanti della maggioranza, della minoranza e della società di smaltimento per riconsiderare i termini del contratto. Il consigliere C. Parente ha proposto invece una commissione d’inchiesta, comprendente oltre ai rappresentanti politici anche rappresentanti della società civile. Ha quindi ripreso la parola il dott. V. Gravante per un lungo e articolato intervento durante il quale ha ricordato tutte le fasi della vicenda, da quando si decise di esternalizzare il servizio ad oggi. Ha affermato che la lievitazione dei costi non è tanto dovuta all’aumento del prezzo della discarica quanto al mantenimento delle unità lavorative e al fatto che il comune non ha più versato la propria quota come negli anni scorsi. A ciò si aggiunge la questione dell’IVA a causa della decisione dell’Amministrazione, una delle poche in Italia, di optare per la modalità della tariffa. Ha poi aggiunto che i costi si calcolano su tre parametri di cui due sono fissi e uno variabile, cioè la quantità dei rifiuti. “Come si calcola tale quantità?”, si è chiesto. “Quale è il risparmio per il cittadino che attua la raccolta differenziata?”. Chi si aspettava una parola di speranza sul pagamento delle bollette è rimasto deluso. Le bollette vanno pagate. Tuttavia si dovrebbe investire il Difensore Civico della problematica legata a questo aspetto. E’ lui che deve accertare se le bollette sono trasparenti. Questo, in attesa che arrivino le nuove che, a detta degli intervenuti, saranno ancora più pesanti. Dopo alcuni interventi dal pubblico la manifestazione si è sciolta con l’auspicio espresso da qualcuno che incontri di questo tipo tra le forze politiche e i cittadini siano più frequenti.

F. Tessitore

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