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mercoledì 18 dicembre 2024, di redazione
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Due giorni fa IlSole24ore ha reso nota la tradizionale classifica sulla qualità della vita nelle 107 province d’Italia, basata sulle rilevazioni del 2023. I risultati non fanno che confermare la fotografia degli anni precedenti con un Nord più avanti rispetto al Sud.
Ai primi posti troviamo Bergamo, Trento e Bolzano. In fondo Calabria, Sicilia e Campania.
Tra le province campane Napoli è ultima mentre è penultima nella classifica generale perdendo una posizione rispetto alla precedente rilevazione.
Caserta si pone un gradino più alto, al 101° posto, avendo perduto tre posizioni, Salerno è al 92° posto con 4 posizioni in meno. Vanno meglio, invece, le province interne: Benevento occupa il 76° posto e ha guadagnato due posizioni, mentre la migliore è Avellino che si piazza al posto 73 con un guadagno di 6 posizioni.
Vediamo più in dettaglio la provincia di Caserta che ci interessa da vicino cominciando dal settore “Ambiente e servizi”. Si registra un +1,6% per le auto circolanti che la pongono al 31° posto. Aumenta nel contempo del 4% la concentrazione delle polveri fini nell’atmosfera. Infine è al 90° posto per le piste ciclabili che diminuiscono del 12,7%.
Nel settore “Demografia e società” si ritrova un aumento dell’1,2% del tasso di natalità e una diminuzione del 3,3% del numero di anziani per ogni 100 giovani. Invece resta invariata la situazione dello spazio abitativo per componenti medi per famiglia. Da notare che l’aumento del tasso di natalità non trova conseguenze positive come si può vedere di seguito.
Infatti il trend della popolazione residente per fasce di età (previsioni dal 2022 al 2032) fa registrare nel decennio una diminuzione del 16,2% dei bambini (0-14), del 2,2% dei giovani (15-39) e un aumento del 16% degli anziani (65 e oltre). E’, questo, uno scenario preoccupante comunque noto da tempo visto che i giovani sono costretti a emigrare per lavoro.
Lo studio approfondisce la situazione delle fasce di età. Per i bambini la provincia si colloca al 97° posto. I suoi piazzamenti particolari vanno dal 70° all’ultimo. Infatti, a parte il 58° (disponibilità di pediatri) e il 59° (progetti PNNR per l’istruzione), Caserta è 70° per spesa sociale per famiglie e minori, 75° per scuole con palestre, 77° per giardini scolastici, 88° per competenza alfabetica, 89° per competenza numerica, 99° per verde attrezzato e all’ultimo posto per bambini che hanno usufruito dei servizi comunali. E’, infine al 7° posto della graduatoria per delitti in danno dei minori.
Nella sezione dei giovani la nostra provincia si pone a centro classifica (57° posto), ma anche qui sono più ombre che luci. Infatti Caserta è al 1° posto per incidenza dei canoni di locazione, al 2° per l’imprenditorialità giovanile, all’11° per quoziente di nuzialità (matrimoni ogni mille abitanti), al 15° per percentuale di amministratori sotto i 40 anni, al 28° per età media al parto, al 60° per bar e discoteche, al 66° per percentuale di laureati, al 78° per trasformazioni contratti a tempo indeterminato, all’80° per aree sportive, all’89° per disoccupazione, al 104° per concerti su mille abitanti.
Terza e ultima sezione è quella degli anziani per cui la provincia è al 98° posto. Bisogna scorrere verso il basso lungo le classifiche particolari. Non ingannino alcuni numeri piccoli, come un 3° posto che si riferisce al numero di persone sole, quindi un primato negativo. Così come il 16° che riguarda il consumo di farmaci antidepressivi e il 53° per consumo di farmaci per malattie croniche. Questi tre dati sono indicativi dello stato della terza età. Poi è una discesa inarrestabile verso il fondo delle classifiche:
69° posto per utenza dei servizi sociali comunali;
70° per presenza di geriatri;
83° per numero di biblioteche ogni diecimila residenti anziani;
103° per partecipazione civile;
107° per posti disponibili nelle RSA e per aspettativa di vita a 65 anni.
Per quanto riguarda la “ricchezza e i consumi” apprendiamo che il valore aggiunto pro capite nel settore immobiliario è aumentato dell’11,3% mentre il prezzo medio di vendita al mq è aumentato del 4,2%. Al contrario è sceso del 50% il canone di locazione per appartamenti nuovi di 100 mq in zona semicentrale del capoluogo.
Uno sguardo alla “cultura e tempo libero”. Si contano 5 librerie ogni 10.000 abitanti con un calo dello 0,2%. I bar, invece, sono 2,9 ogni 1000 abitanti.
Come va per le donne? Caserta occupa il 104° posto. L’occupazione femminile ha fatto registrare un +6,8% rispetto al 2023, mentre le imprese femminili ogni 100 registrate sono scese dello 0,3%.
A proposito di lavoro si incontra un dato positivo: si registra un buon aumento del 7,4% nel numero di start up innovative ogni mille società di capitale.
Settore delicato è quello della “criminalità” per cui Caserta si pone nella parte sinistra della classifica, cioè al 45° posto. Per alcuni reati occupa le posizioni in alto. Così è:
1° per infanticidi;
2° per rapine a uffici postali;
5° per omicidi preterintenzionali;
8° per contrabbando;
12° per rapine;
13° per associazioni per delinquere;
25° per tentati omicidi;
ecc.
Infine lo “Sport”, ancora in posizioni di bassa classifica. La provincia si colloca complessivamente al 97° posto. In dettaglio è 77° per sport di squadra, 87° per strutture sportive; 91° per sport individuali; 104° per sport e società.
Il confronto con Bergamo è impietoso:
frates
Qualità della vita, Caserta fanalino di coda tra le province campane