Grazzanise oggi  Numeri utili  I nostri Caduti  Ris. elettorali  Trasporti  Differenziata  | Meteo |

Grazzanise on Line

Home page > Opinioni > Campania terra di veleni e malattie

Campania terra di veleni e malattie

lunedì 16 maggio 2011, di redazione


Il primato spetta a Napoli e Caserta.

Le nostre zone rientrano in questi tristi primati.

Qui si muore, ma si continua a vivere per morire.

Dove il senso del dovere è stato sostituito dal senso dell’egoismo.

Dove i diritti sono stati sostituiti dal piacere o dagli affari.

Dove la gente non è più disposta a rischiare per i propri diritti e per il proprio territorio, “ma a morire per gli affari”, meglio, cioè peggio, a far morire gli altri per fare affari.

Dove sta lo spirito divino, il senso civico, la cultura, la civiltà, l’umanità?

E si è perso il senso della comunità, dello Stato.

E per questo si è cosi!

Veleni e morte.

Incidenza di tumori tra la più alte d’Italia.

E neanche l’acqua è più buona.

E le nostre zone, belle tra le belle, più belle di tutte, ora ridotte a pattumiera, avvelenate.

Avvelenate le coscienze.

Perchè quelli che rimangono possano vivere in tranquillità in queste terre avvelenate.

Intreccio politica, affari, camorra.

Questo si che è veleno.

In compenso tasse più alte di altrove, vedi quella della munnezza.

E nulla cambia in pulizia e non diminuiscono le tasse, anzi.

Bollo auto, assicurazione, sanità, consulenze, sperpero, clientelismo e favoritismi.

Tanta gente campa di politica.

Emigrazione che continua, per fare più spazio a quelli fortunati che rimangono e che qui possono vivere.

Eppure con questo bel territorio, quello di una volta, si poteva stare in Paradiso.

Tempi belli di una volta, che non tornano più.

E nessuno ora è disposto a dare un istante per fare fermare qualcosa.

Neanche a fermarsi un istante con l’auto, per risparmiare una frazione di secondi di avvelenamento.

Anche l’aria è irrespirabile. Si muore.

Si vive con i veleni, nutrendosi, con la speranza che non facciano male, purché gli affari vadano bene.

Si è perso il senso del bello, della bellezza della natura, della vita.

Solo la fede in DIO e nello Stato ci possono salvare!

Ma c’è la forza di trovarla e di poterla praticare?

Non la si vuole e non te la fanno trovare più.

Perché, per quelli che comandano, il potere, va bene cosi.

“Comunque, poi, è un fatto personale, di coscienza, ed ognuno può ritrovarla per conto proprio, almeno per sperare di vivere così, cioè lottando ed avendo dentro un poco di serenità”.

Francesco Di Pasquale

Rispondere all'articolo

 


Monitorare l'attività del sito RSS 2.0 | Mappa del sito | Area riservata | SPIP | modello di layout