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I guai della nostra terra evocati nella presentazione del libro di C. Maresca "Male capitale"

martedì 22 marzo 2016, di redazione


Grazzanise - Occuparci di un evento locale ci appare fuori luogo mentre giungono le tragiche notizie degli attentati nella capitale europea Bruxelles. Tuttavia non possiamo esimerci dal dar conto dell’evento che ha interessato il nostro paese ieri sera. Parliamo della prevista presentazione del libro del magistrato Catello Maresca Maresca “Male capitale: la misera ricchezza del clan dei casalesi” presso l’aula consiliare del Comune di Grazzanise.
E’ stata l’occasione per i numerosi intervenuti, per parlare di disastri ambientali, lotta alla criminalità organizzata, educazione alla legalità, ecc. (di cui cerchiamo di esporre un rapido filo conduttore), in occasione della Giornata dell’impegno civile e della memoria delle vittime innocenti delle mafie. Un impegno che, ha osservato il giornalista Salvatore Minieri, che non si deve limitare alla giornata celebrativa ma deve diventare un ’laboratorio permanente’. Anche perché i pur importanti successi nell’opera di contrasto delle forze dell’ordine e della Magistratura non sono ancora decisivi e definitivi. ’La guerra continua, come ha detto Alessandro Gatto del WWF.
Purtroppo, ha osservato la senatrice Rosaria Capacchione, che in passato è stata in prima linea come giornalista anticamorra, ’molte cose sono state scritte e denunciate in tempi non sospetti ma non sono state considerate nella loro gravità. Se paragoniamo le foto di trenta anni fa con il paesaggio di oggi - ha continuato la senatrice – non possiamo non porci degli interrogativi”. Integrando in parte qualche affermazione, ha detto che non è solo la povertà l’humus della criminalità, ma la "sete di potere".
In questa lotta quotidiana contro il malaffare cosa può mettere in campo una Amministrazione? Ha risposto a questo interrogativo il padrone di casa, il sindaco Vito Gravante, che ha rimarcato la penuria di personale e di risorse che attanaglia tutti gli enti locali i quali si devono confrontare tutti i giorni con piccole e grandi necessità.
Ci vuole – ha detto a sua volta l’eurodeputata Pina Picierno, che ha ricordato le giovani vittime dell’incidente in Spagna, la consapevolezza che "lo Stato siamo ognuno di noi, ciascuno con la propria parte di responsabilità". E i modelli di quanti hanno combattuto per la legalità pagando anche prezzi altissimi, vanno celebrati e riproposti perché possano essere imitati.
“La cittadinanza consapevole non si lascia scorrere addosso i problemi”, ha detto infine il magistrato Maresca. A questo riguardo “c’è molto da fare anche perché i segnali di cose che non funzionano sono troppi” e ha concluso con un paradosso quando ha detto che a volte i danni di certa antimafia sono superiori a quelli della mafia stessa.
Discorsi equilibrati e incisivi che però hanno trovato un riscontro minimo nella partecipazione dei cittadini. I presenti erano quasi solo autorità, giornalisti, rappresentanti delle istituzioni a vari livelli. Inoltre il numero degli interventi non ha permesso di approfondire le varie tematiche come era lecito sperare. Purtroppo privilegiare il numero degli oratori, per quanto autorevoli, va a scapito dell’approfondimento. Si pensi che delle due ore e un quarto della manifestazione abbiamo annotato che Minieri ha utilizzato 12’, Capacchione 19’, Gravante 12’, Gatto 10’, Picierno 9’ e Maresca 13’. In tutto 1 ora e 19’.
Hanno presentato e introdotto l’iniziativa R. Raimondo, A. Simone e T. Cerchiello. E intervenuto il coautore del libro (parte iconografica) Nicola Baldieri

frates

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