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Illustrato in un convegno lo stato di salute del Volturno

sabato 29 maggio 2010, di redazione


GRAZZANISE - L’augurio è che manifestazioni come quella di stamane che fa seguito alla giornata del 2 maggio scorso, servano a sviluppare il grado di sensibilità ambientale dei cittadini e delle istituzioni.
Nell’aula consiliare del comune di Grazzanise ha avuto luogo la presentazione, come previsto, dell’attività di monitoraggio del fiume Volturno condotta dalla sezione di Caserta del WWF col supporto di numerosi volontari.
A fare gli onori di casa il sindaco di Grazzanise, dott. Pietro Parente, che nel suo indirizzo di saluto ha rimarcato l’importanza di conservare l’ambiente sano e non trasmettere i problemi al futuro, e l’assessore all’Ecologia, dott. Vito Gravante, che ha introdotto e moderato i lavori.

Come detto, è stato il WWF a monitorare il Volturno nell’ambito della campagna nazionale Liberafiumi2010 finalizzata all’esame di 30 corsi d’acqua in tutta Italia con il supporto di 600 volontari. Un’azione che ha avuto un importante riscontro sugli organi di stampa.

Il dott. Gravante facendo un piccolo excursus ha ricordato il tempo andato quando i proprietari dei terreni adiacenti il fiume usavano piantare alberi e vigneti e i più giovani erano incaricati di attingere l’acqua per innaffiare le piante. Ha anche ricordato che c’era una spiaggetta molto frequentata dai ragazzi e alcuni erano capaci di attraversare a nuoto il Volturno, quasi come una sfida. Procedendo nel tempo ha richiamato alla memoria l’alluvione del ’68, quando si dovette procedere a rompere l’argine in punti strategici per evitare che l’acqua minacciasse il paese. E poi le cave di sabbia che arricchirono alcuni e determinarono l’abbassamento della falda acquifera. E ancora l’arrivo dell’Autorità di Bacino che per cinque anni proibì di costruire, con grave danno all’economia del paese. Fino ai tempi attuali in cui si riscopre il fiume otto una nuova luce.

E’ stata poi la volta di Alessandro Gatto, presidente del WWF Caserta, che prendendo la parola ha consegnato innanzitutto un quadro al sindaco di Grazzanise a nome di Fulco Pratesi. Presentando se stesso ha detto di aver visto di persona tutti i guasti ambientali descritti nel libro Gomorra di Roberto Saviano fin dagli anni ’90, quando non si coglieva ancora la portata di certi temi. “Il valore del fiume – ha continuato Gatto – deve essere inquadrato nel sistema della biodiversità. Il discorso è garantire l’equilibrio della natura, da cui discende lo sviluppo sostenibile. Purtroppo in Campania viviamo nella logica del tirare a campare, fino a che la natura non ci presenta il conto”.
Gatto ha trovato però nell’ultima ricerca qualche motivo di speranza: “ ci sono posti, lungo il tratto di Grazzanise, in cui si avverte una ripresa”.

A questo proposito, il successivo oratore, il vice presidente del WWF Caserta, Renato Perillo, ha illustrato le modalità per giudicare lo stato di salute del fiume e dell’ambiente in generale. Ci sono degli indicatori chimico-fisici che ci informano sulla salubrità o meno delle acque: la presenza o assenza di particolari tipi di insetti, di animali e di batteri. Secondo tali parametri è risultato che la parte più delicata del corso d’acqua è quella che va da Capua alla foce.

E’ poi intervenuto Alessandro La Manna, il quale, con l’ausilio di diapositive, ha illustrato gli obiettivi della campagna, l’organizzazione delle squadre di volontari, i risultati delle indagini sia per quanto riguarda lo stato del suolo, la composizione della vegetazione, sia delle problematiche riscontrate. Ad esempio sono state localizzate, come ha riferito, sulle rive fino alla foce 6 abitazioni, 70 microdiscariche, 30 baracche fatiscenti, , 7 fabbricati/capannoni, 41 impianti per la pesca, 2 pontili, 8 scarichi, 2 captazioni, 2 impianti per bracconaggio. Ma è venuto fuori anche che lo stato di salute dei suoli è buono.

Le conclusioni sono state ancora di Gatto il quale ha dichiarato che i risultati dell’indagine costituiranno un dossier che sarà consegnato alla Procura della Repubblica.
Infine l’Associazione ambientalista ha sottoposto al sindaco un pacchetto di proposte operative come impegno delle Amministrazioni.
Non sono mancati interventi dalla platea, in particolare del prof. R. Petrillo, del prof. G. Iadicicco (ASD Circolo Canoa Capua), del dott. G. Milone, presidente del Consiglio comunale di Castelvolturno e di F. Villano (responsabile regionale di Libera Pesca e Sport). Erano presenti anche delegazioni di Cancello Arnone e S. Maria la Fossa e una rappresentanza del locale Istituto Tecnico Industriale.

frates

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