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Tra patriottismo e nostalgia Storace infiamma i grazzanisani

sabato 22 settembre 2007, di kore


Grazzanise- “Buona Destra a tutti”: è stato questo, al posto di uno scontato e tradizionale “Buongiorno”, il saluto che l’onorevole Francesco Storace, fondatore del partito “La destra”, ha rivolto ai grazzanisani convenuti ieri, 21 Settembre, presso il Circolo Polivalente Anziani di Via Roma, per assistere al dibattito sul tema: “La politica: oggi è ancora affidabile?”.
Accolto al tavolo d’ onore dal sindaco, Enrico Parente, e dal capogruppo di maggioranza Pasquale Di Fruscia, che si è prodigato in prima persona affinché il senatore potesse giungere in terra grazzanisana, Storace è arrivato, con la scorta, accompagnato dal coordinatore regionale del suo partito, Antonio Pezzella, dal portavoce provinciale, Antonio Mazzella, e dal senatore Michele Florino.
Gremito il cortile del Circolo Polivalente, dove sono giunti sostenitori e curiosi, anziani e giovani, grazzanisani e non. Presenti anche molti rappresentanti de “La destra” provenienti dalle città limitrofe, come San Cipriano, Casale, Villa Literno, Casagiove, dove le adesioni, come a Grazzanise, stanno aumentando giorno dopo giorno.
Lo stesso sindaco Parente ha pubblicamente manifestato la sua gioia nell’ assistere al crescente interesse dimostrato a livello locale per la nuova compagine fondata da Storace quest’estate: insieme a lui e a Di Fruscia, anche i consiglieri Salvatore Raimondo e Giovanna Perillo sono confluiti nel partito.
Nella destra che ci ha preceduto non c’erano radici abbastanza profonde- ha detto Antonio Mazzella nel suo intervento introduttivo. Solo radici profonde, fissate nei valori veri, tradizionali, assicurano all’ albero crescita e stabilità”.
Su questa premessa, l’intervento dell’ onorevole Storace: “Il nostro programma si basa sul rispetto dei valori, il recupero delle tradizioni, la garanzia della sicurezza. Il multiculturalismo è diventato l’alibi della sinistra: noi siamo occidentali, cattolici e portatori di valori antichi e carichi di significato. L’Islam, le moschee, gli immigrati: sono problematiche di non poco conto. Io non sono ostile all’immigrato e alla libertà di culto, ma chi viene qui deve rispettare la nostra cultura e la nostra tradizione». La preoccupazione di Storace è che si diffondano nel Paese sempre più moschee che possano minare la sicurezza. «A Perugia - continua - abbiamo trovato nella moschea un vero e proprio arsenale, con mitragliatrici, bombe a mano e dinamite, nelle nostre Chiese si trovano solo rosari e crocifissi». Un sentimento quasi nostalgico, che il senatore ha preferito chiamare “rispetto della memoria”. Non si sa quanto “La Destra” attecchirà nel tessuto sociale grazzanisano: certo è, come ha concluso lo stesso Storace, che “se son fiamme, bruceranno”.

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