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Marzo sarà… pazzo?

sabato 27 febbraio 2010, di Giuseppe Tallino


“Nù muscuglione t’ gir attuorn’e t’ canta na ninna nanna,e tu t’adduorm,Strunz.” ( Salvatore Di Giacomo)

In voga è l’accostamento di questo clima elettorale a quello delle festività in onore della madonna di Monte Vergine: “A’ gente ca’ nunne esce mai a’ rent, a truove tutta miez a vie. Parlano e politica. Comme si l’avessena semp fatt!” Vox populi vox dei. La cittadina sta ferma 4 anni e 10 mesi. Poi, come d’incanto tutti per le strade a bisbigliare, a giudicare! Magari salta anche fuori qualcuno sbottando: sono io la soluzione (I soliti avvoltoi?). Tutti soppesano tutto! Tutti pretendono! Pretendono per esempio che la politica non diventi un affare di famiglia oppure che il listone si sarebbe dovuto fare molto prima (non comprendendo la difficoltà dell’operazione).

Prendersela con i rappresentanti? Anche. Forse dovrebbero creare consenso obbligando i propri elettori alla partecipazione attiva (croce sicuramente non abbracciata né dalla Svolta 2000-2010 né dalle amministrazioni precedenti ) … ma la gente non potrà essere trattata per sempre come una scolaresca ingenua da spronare per insegnarle che il suo benessere è figlio delle sue azioni. Parte di Grazzanise ama essere “bacchettata”. E’ innegabile, molti lo dichiarano apertamente. La cittadina teme la libertà perché non è istruita e matura per gestirla. Scodinzola e segue commentando a bassa voce il “Padre Padrone”. Quando il dinamismo sociale viene a mancare, quando le ambizioni (sane) interpersonali si annientano: la vita pubblica viene depauperata generando un processo di canalizzazione politica verso una piccola casta.

Scaduto il termine ultimo per la presentazione delle liste. Mettendo in penombra Campi stellati (elettoralmente deboli, salvo colpi di scena) epocale appare lo scontro La Svolta vs Nuovi Orizzonti. Pietro vs Federico. L’assoluto contro la tetrarchia…ecc. Opposti.

Il progetto familiare Svoltista. A quanto pare l’impero costruito non poteva essere affidato a mani estranee. Analizzando la lista notiamo come parte dei co-fondatori della Svolta sono trasmigrati nei Nuovi Orizzonti. Eccetto il trasformista Vito Gravante e il fidel (ma è stato indeciso fino a gennaio) Mario Cantiello. Poi giovani. Tanti giovani atti a celare un meccanismo accentratore e patriarcale. E tra questi giovani il candidato Sindaco Pietro Parente. Una scelta quella del Dott. Enrico, è il caso di dire, “dettata dal cuore”. Era necessario pescare nel proprio sangue, perché nessuno era all’altezza di sostituirlo. Ma questo alla gente non interessa. IL CONCETTO DI MERITOCRAZIA POLITICA IN TERRA DI LAVORO E’ OBSOLETO E OSCENO. Il popolo si accontenta delle briciole. Non ama gestire. Ama essere gestito. O come va di moda “VIGILARE” e dedicarsi ai “SERVIZI CIVILI”.

Nuovi Orizzonti. Tutti insieme per provare a vincere. Vecchio e nuovo uniti (con pregi e difetti) per dare un’alternativa. Chi è stato sconfitto dalla Svolta, chi l’ha creata, chi l’ha servita ha deciso di sterzare creando altro…

Ormai sbandierare il “COME DOVREBBE ESSERE” non ha più senso. Le previsioni popolari annunciano uno scontro sofferto tra Pietro e Federico.

Non badando a chi rappresentano ma soffermandoci sulle persone (aspetto umano) adocchiamo semplicemente due ragazzi. La speranza è che la loro freschezza e la loro emancipazione (elemento implicito della giovane età) possa stimolare civilmente questa cittadina ancorata al governo del bivacco e dello squadrismo villano. L’augurio a chi andrà ad amministrare Grazzanise (Federico, Pietro o il geometra D’Elena) per i prossimi cinque anni è che possa inaugurare una nuova politica all’insegna della dialettica e del vero partitismo.

Giuseppe Tallino

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