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Rifiuti: i dipendenti del CUB chiedono risposte concrete

lunedì 28 gennaio 2013, di redazione


Grazzanise - Si può vivere per mesi e mesi senza stipendio? Si può mandare avanti una famiglia facendo fronte alle spese correnti senza avere uno straccio di reddito? E’ quello che gridano da tempo i lavoratori del Consorzio Unico di Bacino, in particolare quelli che fanno capo al comune di Grazzanise. Reclamano il pagamento di cinque mensilità più la tredicesima perché ormai si trovano in una situazione insostenibile. I commercianti non fanno loro più credito ed è impossibile continuare così.

Questa mattina ennesima protesta. I lavoratori sono entrati nuovamente in agitazione concentrandosi presso il comune. Hanno richiesto di parlare con i reggitori della cosa pubblica e assieme alle loro famiglie hanno accennato a occupare la casa comunale. La moderazione ha avuto il sopravvento e la cosa non ha avuto seguito ma resta la rabbia per come vanno le cose.

Oggi la loro protesta ha prodotto un ulteriore passo. Hanno chiesto, con una lettera inviata alla Procura della Repubblica, alla Dott. ssa Ciaramella, commissario prefettizio presso il Comune di Grazzanise, al prefetto di Caserta dott.ssa Pagano, al Commissario Liquidatore Di Domenico e alla Guardia di Finanza di Caserta, un incontro per “definire la situazione riguardo gli emolumenti del mese di settembre, ottobre, novembre, dicembre (relativa tredicesima) e gennaio”.

In concreto gli operatori ecologici non si fidano più di promesse e assicurazioni. Chiedono di conoscere realmente la situazione dei pagamenti dal Comune al Consorzio “non solo verbalmente ma per iscritto”. “Qualora il comune risultasse in regola con i pagamenti, è nelle intenzioni dei dipendenti protestare presso la sede del consorzio”. E tornano a “chiedere un acconto direttamente dal comune vista la grave situazione in cui versa il CUB a causa dei pignoramenti” con una procedura che secondo loro è stata adottata anche dal Comune di Casal di Principe.

Ma non c’è solo la questione degli arretrati ad angustiare i lavoratori. Il futuro appare incerto e pieno di nuvole, in quanto il Consorzio fra meno di sei mesi cesserà la sua attività. Quale sarà il loro destino lavorativo? Lo vogliono sapere dal Comune da cui si aspettano risposte concrete. Intanto si avviano a organizzare un presidio permanente.

frates

Foto e documentazione fornite da Giovanna Pezzera

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