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Le favole di Fedro: La vacca, la capra, la pecora e il leone

Vacca et capella, ovis, et leo

sabato 1 maggio 2010, di redazione


Nunquam est fidelis cum potente societas. Testatur haec fabella propsitum meum.
Vacca et capella, et patiens ovis injuriae, socii fuere cum leone in saltibus. Hi quum cepissent cervum vastis corporis, sic est locutus partibus factis leo: ego primam tollo, nominor quia leo; secundam, quia sum fortis, tribuetis mihi: tum, quia plus valeo, me sequetur tertia: malo adfligetur, si quis quartam tetigerit. Sic praedam sola improbitas abstulit.

Traduzione di Giovanni Grisostomo Trombelli (1752)

Chi di forza preval, la fè non serba; e ben chiaro il dimostra il mio racconto.
A una vacca, a una capra, e ad una pecora, (che, più ch’altro animal, le ingiurie soffre) ne’ boschi a caccia d’un leon compagne, rimase un pingue annoso cervo in preda. Ne fa il leon le parti, e sì soggiunge: prendo, poiché son re, la prima; l’altra è mia, perché son forte; anche la terza, se v’avanzo in valore, a me si debbe. S’alcun poi contrastarmi osi la quarta, sia, che sciagura incontri. In cotal guisa lo sleal tutto il cervo a sé destina.

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  • Le favole di Fedro: La vacca, la capra, la pecora e il leone

    3 maggio 2010 17:01, di Raimondo Giovanni (Tip.)
    SAGGEZZA INDIANA Un uomo scorge una serpe nel suo giardino e scappa via terrorizzato. Arriva trafelato a casa, riprende fiato, si arma e decide di andare a vedere l’animale. Ritrova il serpente, ma soffermandosi un poco, si accorge che è una semplice corda. Il serpente era esistito solo nell’immaginazione dell’uomo. Nel mondo reale, appunto, analizziamo una corda certa e un serpente immaginario. Per due opposti, è assioma per una parte che il serpente è la corda, e, per l’altra invece, la corda è il serpente. Direte, ma che c’entra con il prepotente che avoca tutto a sè. Domanda: nella favola, è ovvio che la vacca, la capra e la pecora provino risentimento ma, nella realtà c’è acrimonia? E’ bella la favola ma, non per stimare chi adduce, bensì per fugare ogni ragionevole dubbio ci vuole qualcosa in più.

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