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Capua: Il Luogo della Lingua Festival compie 10 anni.

Anteprima con la scrittrice Dacia Maraini

lunedì 11 maggio 2015, di redazione


Giovedì 14 maggio a Palazzo Lanza una madrina d’eccezione, la scrittrice Dacia Maraini inaugurerà  il primo degli appuntamenti  che faranno da anteprima a Capua il Luogo della Lingua festival che  quest’anno festeggia il  decimo compleanno e che si svolgerà dal 14 al 28 giugno. (www.illuogodellalinguafestival.com) Capua il Luogo della Lingua Festival è la rassegna promossa dall’associazione Architempo che dal 2005 coinvolge la città di Capua ogni anno e vede la letteratura attorniarsi di altrettanti validi strumenti come la musica, il teatro, il cinema, l’arte e tutte le sue declinazioni.
È a Capua, ’altera Roma’ secondo Cicerone, considerata “Porta del Sud” fino all’Unità d’Italia, che nel 960 sotto il dominio longobardo si ha il “Placito Capuano” unanimemente riconosciuto dagli storici come il primo documento del volgare italiano. E’ qui che precisamente 1055 anni fa, nasce l’italiano, è qui che da dieci anni nel mese di giugno, grazie all’intuizione del direttore artistico Giuseppe Bellone e della associazione Architempo di palazzo Lanza,  è nata l’idea di ispirarsi al Placito Capuano per il tema di un festival  dove cultura, letteratura, teatro, musica, arte e gastronomia si fondono per dare vita ad un unico grande spettacolo dal vivo espressione di una poliedricità che appartiene al linguaggio, anzi ai linguaggi, che non poteva non essere celebrata a Capua, uno dei luoghi simbolo del patrimonio che prima di ogni altro ci rappresenta, la lingua italiana.
La famosa scrittrice giovedì 14 maggio sarà a Capua per presentare il suo ultimo libro dal titolo “Chiara D’Assisi. Elogio alla disobbedienza”(Rizzoli)
La  mattina alle 11.30 sarà al Museo Campano, grazie alla disponibilità della direzione del Museo, dove incontrerà alcuni studenti dei licei Garofano e Pizzi ai quali  parlerà del suo ultimo lavoro, presentata dalla prof.ssa Anna Solari; alle 18,30  ci si sposta invece all’Ex Libris di palazzo Lanza dove la giornalista Mariamichela Formisano introdurrà il dibattito che la scrittrice, poetessa, saggista, drammaturga e sceneggiatrice italiana, avrà con il suo pubblico.
Parte bene questa X edizione de “Il Luogo della Lingua festival” che anche quest’anno vedrà l’associazione Architempo, impegnata da anni nella promozione dell’idea di Capua capuoluogo culturale della provincia di Caserta, collaborare con numerose realtà culturali, musicali, cinematografiche e teatrali casertane, sempre in prima linea per un’operazione di ricostruzione di un’identità culturale del territorio, fondamentale per immaginare un futuro possibile.

IL LIBRO È la storia di un incontro, questo libro intimo e provocatorio: tra una grande scrittrice che ha fatto della parola il proprio strumento per raccontare la realtà e una donna intelligente e volitiva a cui la parola è stata negata. Non potrebbero essere più diverse, Dacia Maraini e Chiara di Assisi, la santa che nella grande Storia scritta dagli uomini ha sempre vissuto all’ombra di Francesco. Eppure sono indissolubilmente legate dal bisogno di esprimere sempre la propria voce. Chiara ha dodici anni appena quando vede “il matto” di Assisi spogliarsi davanti al vescovo e alla città. È bella, nobile e destinata a un ottimo matrimonio, ma quel giorno la sua vita si accende del fuoco della chiamata: seguirà lo scandaloso trentenne dalle orecchie a sventola e si ritirerà dal mondo per abbracciare, nella solitudine di un’esistenza quasi carceraria, la povertà e la libertà di non possedere. Sta tutta qui la disobbedienza di Chiara, in questo strappo creativo alle convenzioni di un’epoca declinata al maschile. Perché, ieri come oggi, avere coraggio significa per una donna pensare e scegliere con la propria testa, anche attraverso un silenzio nutrito di idee. In questo racconto, che a volte si fa scontro appassionato, segnato da sogni e continue domande, Dacia Maraini traccia per noi il ritratto vivido di una Chiara che prima è donna, poi santa dal corpo tormentato ma felice: una creatura che ha saputo dare vita a un linguaggio rivoluzionario e superare le regole del suo tempo per seguirne una, la sua.

Co. Sta.

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