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Al cittadino non resta che presentare reclamo per il disservizio postale
lunedì 23 agosto 2010, di redazione
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Grazzanise - C’è anche la nuova tessera sanitaria nella corrispondenza inevasa di queste settimane. Qualcuno è riuscito a riceverla ma il grosso degli arrivi giace insieme al resto presso l’ufficio postale. L’assenza contemporanea di due portalettere, oltre a bloccare l’arrivo dei vari bollettini di pagamento, delle tessere televisive, delle riviste in abbonamento, ecc… comporta anche la mancata ricezione di questo importante documento. E’ vero che la scadenza della vecchia tessera è prevista nel mese di settembre ma il ritorno di uno dei due postini, assente per motivi di salute, potrebbe ritardare ancora e l’accumulo della corrispondenza diverrebbe tale da richiedere settimane per il suo smaltimento.
Temiamo che il povero portalettere, che avrebbe subito una operazione all’arto inferiore, sia sottoposto a un autentico bombardamento da parte dei superiori per farlo tornare al lavoro. Ma ci chiediamo come possa svolgere il servizio se non è ben guarito. Non si tratta mica di stare dietro a una scrivania!
C’è un solo modo per ovviare a questa situazione. Le Poste Italiane devono nominare subito un sostituto che possa assicurare un minimo di distribuzione. Ma le Poste Italiane non hanno l’interesse economico a chiamare dei supplenti, chiudono occhi e orecchie alle necessità degli utenti. Per questo bisogna aiutarle a imboccare la strada del rispetto della clientela. Come? Presentando reclami. E’ il consiglio degli stessi funzionari centrali dell’azienda ai quali ci siamo rivolti.
Ci sono due modi molto semplici per presentare un reclamo (previsto tra l’altro dalla Carta di qualità del servizio): recarsi all’ufficio postale, farsi dare l’apposito modulo, completarlo e riconsegnarlo, oppure compilare lo stesso modulo on line, collegandosi al sito delle Poste.
Più cittadini protestano, nelle forme previste, meglio è. Tra l’altro anche questo è un modo utile per imparare a difendere i propri diritti.
frates
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