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Progetto Pianeta Donna: a Grazzanise, arriva l’Hospital Car

Il 29 e 30 marzo visite specializzate in piazza per la prevenzione del tumore al seno

giovedì 27 marzo 2008, di redazione


GRAZZANISE - Ogni giorno, in Italia, vengono diagnosticati oltre 100 casi di cancro al seno, con una tendenza all’aumento, e se da un lato si sta assistendo ad una riduzione della mortalità grazie alla diffusione degli esami preventivi, dall’altro questa patologia resta la prima causa di morte nelle donne tra i 35 e i 44 anni (11.845 decessi nel 2005).
Il Comune di Grazzanise, su iniziativa del proprio Assessorato alle Politiche Sociali, ed in concomitanza della settimana nazionale della prevenzione oncologica, ha così deciso di promuovere un progetto per la prevenzione del tumore al seno offrendo alle proprie cittadine, e a tutte le donne che ne vorranno usufruire, un check-up gratuito e visite specializzate a bordo di speciali auto medicali.
Infatti, sabato 29 marzo in Via Montevergine e Domenica 30 marzo in Piazza Fontana, dalle ore 9.30 alle ore 13.00, a bordo degli Hospital Car, verranno effettuate dall’Associazione House Hospital onlus in collaborazione con il Comune di Grazzanise, l’ASL CE 1, il CNR, l’Associazione UMANA onlus ed il Consorzio Icaro, visite specializzate a tutte le donne, integrate da ecografie gratuite.
Il Progetto Pianeta Donna - sottolinea Giovanna Perillo, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Grazzanise - nasce dall’esigenza di rispondere in modo concreto ed appropriato alle richieste da parte delle donne verso un bene primario quale è la salute. Attuare un programma di prevenzione e di diagnosi precoce verso le patologie ad alto impatto sociale è certamente la migliore risposta dal punto di vista terapeutico. Lo scopo del progetto è quello di:
1) aumentare la sensibilità della popolazione femminile nei riguardi dei tumori della mammella, dell’utero e della cervice uterina; dell’osteoporosi e della prevenzione;
2) rendere più facile l’approccio delle donne alle metodiche diagnostiche;
3) educare le donne alla salute, di incoraggiarle a stili di vita e comportamenti corretti;
4) incidere sulla riduzione della migrazione extraregionale e nazionale delle donne, indicando precisi indirizzi in Regione Campania per assicurare un ottimale trattamento delle lesioni tumorali;
5) contribuire alla riduzione delle liste di attesa. La mobilità per tumore della mammella in Regione Campania dove l’incidenza è di 30mila nuovi casi all’anno, rappresenta un peso rilevante in termini di ricoveri, con 83mila dimesse all’anno e 63mila donne trattate in day-hospital.
Proprio la frequenza della malattia e la diffusione di protocolli diagnostico-terapeutici a livello nazionale
- conclude Perillo - dovrebbero consentire di effettuare l’assistenza in day-hospital o in ricovero o l’effettuazione di esami diagnostici in prossimità del proprio luogo di residenza attraverso le case della salute e/o unità mobili, limitando la migrazione sanitaria ai casi che necessitano di particolari trattamenti.”
Il Direttore Socio-Sanitario dell’Associazione House Hospital onlus Emiliana Gemellini ha sottolineato: “In Italia, ogni anno, si registrano 35 mila nuovi casi di tumore al seno, pari a 102 casi ogni 100.000 donne.
Il tumore del seno è quello più frequente nelle donne dei Paesi occidentali, per le quali il rischio di ammalarsi nel corso della vita giunge fino al 10-14% (una donna su cento si ammala entro i 45 anni, 2 su cento entro i 50 anni e altre 7-8 su cento tra i 50 e gli 80 anni).
Il tumore al seno uccide ogni anno oltre 11.000 donne e colpisce una donna su 10. Nel 2005 in Italia, si sono registrati 36.634 nuovi casi (fonte IARC).
Grazie alla diagnosi precoce si possono salvare il 95% delle donne. Il 60% dei tumori al seno viene scoperto dalle stesse donne con l’autopalpazione, il 24 per cento con la mammografia ed il 16% con l’ecografia.
La Regione Campania ha una migrazione del 10,2 per cento per il tumore alla mammella. La Regione Lombardia contribuisce per il 20,5% ai dimessi per tumore della mammella in Italia ed accoglie circa il 40 per cento dei migranti con una durata di degenza inferiore a livello nazionale. La mobilità passiva della Regione Campania è così suddivisa: 11.825 Asl Ce1; 9.842 Asl Na 1; 9.423 Asl Ce 2; 9.079 Asl Sa 2; 7.722 Asl Bn 1 e 5.750 Asl Av 1.
Sono oltre ottantamila
- conclude Gemellini - i cittadini della Regione Campania che migrano verso strutture sanitarie di altre regioni".

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